Roma: da Patria, Risorgimento e identità alla Letteratura come idea Nazionale
Pierfranco Bruni: “In una visione articolata tra filosofia, letteratura ed arte il Risorgimento assume sempre più una valenza ideale e identitaria e solo così il confronto tra la storia Sabauda e storia del Regno delle due Sicilie diventa un riferimento da proporre all’Italia di oggi. Il Risorgimento tra storia e letteratura. Un percorso che ha movimentato un interessante e acceso dibattito il cui punto di riferimento è stato il tema dell’Unità d’Italia: “Patria, Risorgimento e Unità”. Un Convegno strategico che ha sviluppato problematiche sotto la spinta di un processo storico che ha toccato elementi ed aspetti che vanno dalla lingua alla letteratura, dalla filosofia di Rosmini a Giovanni Gentile: un’apertura su una discussione articolata in un dialogo tra “unitaristi”e risorgimentalisti della prima ora. Il Convegno si è svolto a Roma, nell’Aula Magna di Palazzo Sora, ed è stato organizzato dal Sindacato Libero Scrittori Italiani – CISL. Il prossimo incontro riguarderà il tema “Letteratura e identità nazionale. Hanno relazionato, tra gli altri, docenti universitari e scrittori come Domenico Fisichella che ha parlato del Risorgimento come “miracolo”, Francesco Mercadante che ha spaziato sulla visione di un Risorgimento tra Rosmini e Gioberti, Pierfranco Bruni che ha intagliato un discorso su lingue, etnie e letteratura passando attraverso il ruolo storico di Silvio Pellico, Anna Banti e Francesco Crispi, Fortunato Aloi che si è soffermato sul Risorgimento e Meridionalismi tra idea pre – unitaria e identità nazionale, Gaetano Rasi che ha sottolineato l’importanza di Giovanni Gentile e i profeti del Risorgimento. Luigi Tallarico che ha approfondito l’arte e gli artisti risorgimentali partendo dalla Mostra in corso a Roma. Il Convegno è la prima tappa di una serie di incontri monotematici che verranno affrontati nel corso del prossimo anno. “Il punto essenziale, ha affermato il Vice Presidente del Sindacato Libero Scrittore Pierfranco Bruni, è quello di rileggere non solo il quadro storico che ha dato vita all’Unità d’Italia ma scavare tra le realtà storiche che vanno dalle Insorgenze al Brigantaggio. Mi pare che l’incontro tra l’idea risorgimentale e quella dell’Italia Unita non può che trovare una chiave di lettura nel raccordo tra la filosofia illuminista e il programma romantico di un Risorgimento che punta alla restaurazione più che alla rivoluzione. La filosofia, la storia, la letteratura e l’arte sono i punti di contatto per entrare nel vivo di una discussione che ha come centralità la consapevolezza di capire il senso dei vinti nella ragione dei vincitori. L’Unità d’Italia, cesella Pierfranco Bruni, andava fatta e forse bisognerebbe restituire un suo valore appropriato a personalità come Silvio Pellico, Settembrini, D’Azeglio da una parte e a personaggi come Francesco II, Maria Sofia e tutta quella letteratura che va da Carlo Alianello al Principe di Salina. La monarchia Sabauda, sostiene ancora Bruni, usò strumenti consono ad una strategia militare ma la nobiltà borbonica si rassegnò passivamente ad un Risorgimento dai forti connotati ideali. Gli Atti del Convegno verranno pubblicati in tempi brevi per offrire la possibilità di una ulteriore discussione sulle tematiche che restano, comunque, tutte aperte sia sotto il profilo filosofico che storico oltre che linguistico.