Salerno: GdF, porto, sequestro funghi
In prossimità delle feste natalizie continua l’incessante sforzo della Guardia di Finanza, in sinergia con l’Agenzia delle Dogane di Salerno, per consentire che non vengano immessi sul mercato prodotti scadenti o addirittura dannosi per la salute dei consumatori, nonché al fine di tutelare le aziende italiane dalla concorrenza sleale di prodotti esteri. Nel corso della giornata di ieri, funzionari dell’Agenzia delle Dogane, unitamente a militari del Gruppo di Salerno – 2° Nucleo Operativo, nell’ambito dei molteplici controlli effettuati all’interno dell’area portuale sulle merci in entrata ed in uscita dal territorio nazionale hanno rinvenuto, stivati in un container, 16.000 chilogrammi di funghi champignon in cattivo stato di conservazione ed infestati da larve ed insetti adulti, tipo “ditteri micofagi”. Il container e’ stato individuato grazie all’esame documentale svolto dall’ufficio integrato di analisi dei rischi, che vede operare, congiuntamente, funzionari della dogana e militari delle Fiamme Gialle, su documenti commerciali emessi a fronte di merci provenienti da paesi a rischio. All’atto della verifica fisica delle merci stivate nel container, gli operanti si sono trovati davanti ad uno scenario indicibile, stante un tanfo nauseabondo, e la presenza di innumerevoli larve ed insetti, i quali avevano invaso sia l’intero contenitore sia i fusti in pvc. Una volta adottate le dovute cautele per la sicurezza degli operanti e con la presenza dei funzionari del Servizio Fitosanitario Ispettivo di Salerno, intervenuti sul posto su richiesta dei militari, si e’ proceduto all’ispezione dei fusti, riscontrando la presenza dei medesimi parassiti sui funghi, procedendo al prelievo di “larve ed insetti” adulti per sottoporle all’identificazione e classificazione da parte del laboratorio fitopatologico regionale. All’esito delle analisi, immediatamente è stato concordato, con il rappresentante della società importatrice, l’esecuzione della disinfestazione delle merci per impedire la diffusione nell’ambiente del patogeno riscontrato, attività, quest’ultima, espletata in data odierna. Tutta la merce importata è stata sottoposta a sequestro, ai sensi dell’art. 354 c.p.p., in violazione dell’art. 5, lett. B., della legge n. 283/62, per essere successivamente avviata alla distruzione in quanto merce non oggetto di nulla osta sanitario da parte dell’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (U.S.M.A.F.)–sede territoriale di Salerno. Il rappresentante legale di una società parmense e’ stato denunciato a piede libero.