E’ Natale, festeggiamo la vita!
Sorprende come un piccolo viaggio indietro nel tempo risvegli immagini che fanno parte del collage della nostra esistenza. E’ difficile scappare dal passato. Da una piega della memoria è spuntato improvviso il ricordo del primo giorno in cui fui condotto all’asilo, all’età di cinque anni. Mia madre mi aveva appena lasciato davanti all’edificio, basso e colorato, dove c’era una gran folla di persone, grandi e piccole, indifferenti ad un bambino che fino allora era rimasto attaccato alle dolci certezze e alla protezione delle gonne materne. Curioso e impaurito, me ne stavo sulla soglia dell’enorme ingresso, quale almeno mi appariva dalla mia altezza di poco più di un metro. Poi venne una donna, una maestra alta e snella, con lunghi capelli biondi che ricadevano morbidi sulle spalle, che mi prese per mano e mi condusse davanti a un gigantesco abete scintillante di candele colorate e carico di doni, che profumava di muschio. Prese un porcellino di zucchero dal grugno rosso e me lo diede. “Tieni”, mi disse con voce chiara e viva, “è per un bambino tanto coraggioso”. Non mostrai meraviglia, né particolare interesse nell’udire quelle parole pronunciate così spontaneamente da quella bocca generosa. Ora, il valore di questo ricordo banale, qualsiasi, sta nel fatto che fu un esempio di lode. Il piccolo, sperduto e impaurito, tuffato all’improvviso nella grande indifferenza degli altri, si sentì definire “coraggioso”, e lo divenne all’istante.. Fu una cosa semplice e immediata, come avvicinare un fiammifero a un fuoco pronto per essere acceso. Un gesto affettuoso che ancora oggi mi fa apprezzare la bellezza e il valore di quel momento. Quando si pensa a come si svolge la nostra vita su questo mondo complicato, alle infinite tentazioni di sottrarsi allo sforzo e alla ricerca della perfezione, alla corsa verso approdi assurdi e illusorie nirvane, vien fatto di pensare che il dono di un porcellino di zucchero, identificato come metafora dell’amore, ogni tanto, al momento giusto, farebbe un monte di bene. Talvolta penso che ci aspettiamo molto dal Natale, cercando di raggruppare in questo solo giorno i lunghi arretrati di bontà e di umanità di tutto l’anno. Allora, quast’anno un porcellino di zucchero mettiamolo tra i regali sotto l’albero, se non altro come gesto di incoraggiamento per chi lo riceverà. E’ Natale, ed è bello credere in qualcosa di più della semplice esistenza. Festeggiamo la vita.