Al Palumbo la prima edizione del PDO Handball Day

Il Palapalumbo ospiterà domani(mercoledì 5 gennaio ore 17:00) la prima edizione del PDO Handball Day, manifestazione di sport e solidarietà destinata, negli anni, a diventare un punto  fermo nell’attività del club del presidente Mario Pisapia. Nell’occasione, alla presenza di autorità civili e militari della città di Salerno, verrà sancita la partnerschip  tra la società campione d’Italia di handball femminile e la Caramella Buona che da anni si distingue per l’attività a sostegno dell’infanzia. Per l’occasione, a celebrare il prestigioso connubio, ci sarà il presidente nazionale della Onlus, Roberto Mirabile, che illustrerà i termini dell’accordo e, soprattutto, le finalità che la Caramella Buona persegue a favore dei più piccoli. Nel corso della serata saranno poi illustrati anche i programmi tecnici e di sviluppo commerciale che la PDO Salerno intenderà portare avanti nei mesi a venire. Il tutto si svolgerà alla presenza della grande famiglia dell’ITC Ceramiche: atlete e tecnici che quotidianamente portano avanti con orgoglio e passione la causa sportiva del club salernitano. Gli allievi della neonata scuola di handball, le atlete delle formazioni Under 14, 16 e 18, il team che, agli ordini di Lucia Butnarasu, partecipa con successo al campionato di serie B, per finire al contingente di prima squadra diretto da Adriana Prosenjak, contingente folto e numeroso ma solo sulla carta, almeno per il momento. E siamo così alle dolenti note perchè se da una parte c’è attesa per la prima edizione del PDO Handball Day, dall’altra si nutre qualche legittima apprensione in vista dell’impegno di campionato, il primo del nuovo anno, che attende l’ITC Ceramiche che sabato affronterà alla Palumbo la temibile Nuorese già indigesda alle salernitane in occasione della Final Six di Coppa Italia. Costante di questa contraddittoria stagione, l’emergenza infortuni non accenna a liberare il team salernitano. In forte dubbio per la gara di sabato, oltre alle lungodegenti Anisenkova e Bandiera, ci sono anche Federspieler, Ettaqui e Pruenster. Preoccupano soprattutto le condizioni delle prime due che tra lunghi stop  e ripartenze forzate non sono ancora riuscite a trovare una costante quanto necessaria continuità di impiego.