Consorzio Sa/3: la Provincia non c’è !!

Lavoratori in stato di agitazione dinnanzi alla sede del Consorzio. CGIL, Cisl e Uil determinati a dare battaglia fino in fondo.

Aldo Bianchini

Lavoratori pazienti e in attesa, almeno fino al 7 gennaio prossimo, poi si vedrà. Sembra questa il clima che si vive dinnanzi alla sede del Consorzio Bacino Sa/3 di San Rufo (meglio noto come Ecometa). Anche i sindacati stanno dimostrando una severa serenità anche se l’attesa è snervante. A questo punto sembra che si vada in un’unica direzione o almeno con un unico accompagnatore (La Ergon srl) verso il virtuale cambiamento, manca l’Ente Provincia che per legge doveva assumere dal 1° di gennaio la guida materiale quantomeno del ramo d’azienda riferibile alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti. Di fronte alla presa di posizione spedita, se vogliamo anche strumentale e poco chiara dal punto di vista legale ed amministrativo, del Consorzio di trasferire il ramo d’azienda di che trattasi completamente nella mani della Ergon  (che è e rimane una società a responsabilità limitata a partecipazione privata, nella quale un solo socio privato detiene più del 49% del pacchetto azionario) la Provincia ha risposto soltanto con una lettera-diffida del 28 dicembre scorso con cui intimava alla leader-schip del Consorzio di non procedere allo scorporo ed al passaggio del ramo d’azienda. Proprio mentre nello studio del notaio D’Alessio il Consorzio e la Ergon sottoscrivevano l’atto di trasferimento del ramo d’azienda, in barba alla Provincia. In questa bagarre  il commissario straordinario Giovanni Siano appare sempre più solo in una battaglia che non è sua e non può essere soltanto sua. E’ questo anche il pensiero di Paolo Pansa (CGIL) che parla anche in nome e per conto della Cisl e della Uil: “Ci sono problemi contrattuali molto seri, i lavoratori dovrebbero lasciare il contratto della Federambiente per entrare in quello della Fisia che è leggermente inferiore, e già la cosa appare improponibile. Se  poi aggiungiamo il problema del TFR che il Consorzio avrebbe accantonato soltanto sulla carte le cose diventano più complicate. Ci siamo rivolti alla Direzione Provinciale del Lavoro e per essa all’Ufficio Provinciale del Lavoro perché ci indichino la strada più giusta da seguire nella battaglia sindacale che ci accingiamo a portare avanti per il bene e nell’interesse dei lavoratori che non possono più essere sballottati a destra e a sinistra dal primo arrivato. Aspetteremo pazientemente fino al 7 gennaio prossimo in modo da dare tempo anche alla Provincia di scendere in campo più decisamente”. Insomma da stamattina (ieri per chi legge!!) i lavoratori stazionano dinnanzi la sede del Consorzio in attesa di notizie e tempi migliori.