Salerno: Usb fa chiarezza su Salerno Mobilità
La polemica giornalistica, accesa in città da una componente sindacale presente in Salerno Mobilità per motivi tutti interni, contribuisce solo a confondere ed indebolire i lavoratori che aspettano il rispetto dell’ultimo accordo integrativo. Ci riferiamo all’accordo firmato a dicembre da tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda. Inoltre, la cosa più grave è la strumentalizzazione offerta ai partiti di farne uno stantio scontro dialettico sulla “legalità” nella battaglia elettorale che porterà in primavera all’elezione del Sindaco di Salerno. La de-pubblicizzazione del rapporto di lavoro e del reclutamento nelle società a capitale pubblico o partecipato, a livello municipale, provinciale e regionale è frutto dei vecchi patti sociali dei primi anni ’90 che, come USB continueremo a combattere per fermare la perdita costante di diritti, salario e dignità dei lavoratori dipendenti. Bene farebbero politici e sindacalisti concertativi ad essere coerenti con la storia delle loro organizzazioni, e a non strumentalizzare, a danno dei lavoratori, azioni di propaganda che partendo da denunce inconsistenti proprio dal punto di vista legale (vedi sentenza della Corte di Cassazione n. 26811 del 2007), finiscono per dimostrare solo la loro modesta capacità di affrontare le questioni vere che sono sul tavolo della trattativa. Bene farebbero i lavoratori a schierarsi apertamente contro coloro che in modo subdolo ed indecente, stanno proponendo per i lavoratori dipendenti, un nuovo e più nefasto Patto Sociale a partire dalla subordinazione sindacale accettata prima a Pomigliano e oggi a Mirafiori. Pertanto invitiamo i lavoratori a respingere modelli di una rappresentanza che vive solo per se stessa e quindi, di organizzarsi con il sindacalismo di base per affermare la propria forza collettiva nelle nuove e più difficili contrattazioni nazionali, territoriali, aziendali e sociali del XXI secolo.
Per il coordinamento provinciale USB Lavoro Privato
Rosario Guerra