Roma: vertenza Tirrenia e Siremar, che dire?
Il processo di “privatizzazione” di Tirrenia e Siremar procede tra dichiarazioni del Ministro Matteoli che fornisce “tempi certi” e “rispetto delle procedure”, comunicati stampa che allungano i tempi e contro comunicati che li riportano nelle scadenze, canonicamente definite dall’Amministrazione Straordinaria. Un girotondo di chiacchiere su tempi e procedure di cui non si ha alcun riscontro oggettivo, aldilà delle burocratiche e poco rassicuranti affermazioni del Commissario. Lasciando cadere questa patina di formalismo verbale, sul tavolo della vertenza Tirrenia restano ben pochi atti concreti e tutti sfavorevoli ai lavoratori, alla nostra clientela ed alle prospettive di rilancio Aziendale. Che dire dello spazio lasciato alla concorrenza che, come abbiamo ampiamente previsto, ha fatto delle nostre vicende una ghiotta occasione per creare cartelli e monopoli? Che dire della cassa integrazione propinata a CRL e TP su base “stagionale”, anticamera di un esubero strutturale di parte del personale navigante? Che dire delle vecchie e nuove consulenze che questa Amministrazione paga profumatamente? Che dire della mancata erogazione del premio di produzione ai lavoratori amministrativi? Che dire del silenzio sugli otto anni di convenzione con lo Stato che dovrebbero accompagnare la vendita? Che dire delle fantomatiche clausole, a garanzia dei lavoratori e dei salari, che avrebbero dovuto essere inserite nei parametri del bando di vendita? Che dire di un sindacato che millantando la firma della Cassa integrazione come un evento a garanzia dei marittimi, apre spazi di manovra per precarizzare il lavoro e ridurre l’occupazione avendo poi, la faccia tosta di chiamare gli stessi lavoratori allo sciopero per conquistare un tavolo? Ma di che tavolo parliamo? Qualche altro banchetto con portata principale i lavoratori Tirrenia e Siremar con un bel limone in bocca? Ed infine, che dire di una certa aggressività, con toni di arroganza post padronale, mostrata da alcuni dirigenti e consulenti, dalle scarse capacità ma dalle grandi ambizioni, di recente balzati agli onori della cronaca di
Palazzo Sirignano per i loro atteggiamenti antisindacali?
Coordinamento Nazionale USB Settore Mare