Chiediamolo ai lettori…
Il neo dottore honoris causa in Giurisprudenza della facoltà di giurisprudenza dell’università di Genova, il notissimo romanziere Roberto Saviano, già laureato in lettere conosce l’art. 27 della Costituzione italiana che detta: l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva? Che ne pensano i Colleghi della facoltà di Giurisprudenza di Genova?
Prof. avv. Nicola Crisci
La Casa della Legalità (vedi sito,casadellalegalita.org )pubblica info su “disinformazione, nei fatti promossa dallo scrittore”,ma riflettiamo su quanto osservò l’economista Fe.co Bastiat “ i partiti,tutti,sono associazioni a delinquere, lo Stato è la finzione in base alla quale tutti cercano di campare a carico di tutti gli altri,in un saccheggio,ancorchè reciproco,che è peccato (Bastiat era cattolico),crimine. Era l’800,non è cambiato nulla,quali,dunque, le sconvolgenti rivelazioni dell’unto mediatico?La scoperta dell’ acqua calda? Si legge che il romanziere va famoso come uomo delle mezze verità, si sarà accorto che abbiamo una Costituzione ?
Lei Avvocato lo dovrebbe conoscere l’articolo della Costituzione che dice che la legge è uguale per tutti, lascerei perdere Saviano, e mi concentrerei su chi invece dimentica che siamo tutti uguali davanti alla legge. Avete chiesto ai lettori, ecco cosa risponde una lettrice, piuttosto indignata dalla situazione italiana dove si parla di prostitute e case di lusso e la gente muore di fame. Di questo cosa ne pensa avvocato Crisci?
Saviano è troppo, ed in effetti non è un vero e proprio “romanziere” (purtroppo). Proviamo con Cetto Laqualunque: “Prima vota, poi rifletti”.