Mercato San Severino: “Giornata della memoria”

Il “Forum della Gioventù” del Comune di Mercato S.Severino, guidato dal neo Coordinatore Vincenzo Benvenuto, e l’Assessorato alle Politiche Giovanili, retto da Rosario Bisogno, hanno celebrato, con un convegno-dibattito, giovedì 27 gennaio, presso il Lion’s Club di via Rimembranza, la “Giornata della Memoria”, che commemora la Shoah. Hanno relazionato l’Assessore Bisogno, l’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Assunta Alfano, la presidente della Pro-Loco, Laila Giancotti, Restituta Napoli, Docente presso un Istituto scolastico Superiore, e Miriana Tramontina, Presidente “C.I.P.E.S.”; i lavori sono stati coordinati da Vincenzo Benvenuto. “E’ la prima manifestazione pubblica – ha affermato Vincenzo Benvenuto – che il rinnovato Forum organizza. Ringraziamo il Sindaco Giovanni Romano e gli Assessori Bisogno ed Alfano per aver condiviso la nostra iniziativa, che è dedicata ad un tema serio e toccante, per non dimenticare la brutalità della guerra. Il Forum non deve essere solo occasione di divertimento, ma, anche, luogo di riflessione e di confronto su temi culturali importanti”. “Il convegno – afferma l’Assessore Bisogno – è la prima manifestazione pubblica del rinnovato “Forum della Gioventù”, ringrazio i giovani sanseverinesi che si sono iscritti allo stesso Forum, perché dimostrano, così, la loro voglia di partecipare alla vita pubblica. Ogni totalitarismo, sia di Destra che di Sinistra, comporta la perdita della libertà e della democrazia, l’annientamento della dignità umana, che viene posta in secondo piano. Noi guardiamo alla Storia per vivere il presente e costruire un futuro di pace e speranza. L’attenzione e la guardia sul problema, devono restare sempre alte, visto che, da varie regioni d’Europa, purtroppo, arrivano segnali di risveglio dei fenomeni d’intolleranza, spesso fomentati da nazionalismi estremi, che puntano a ghettizzare culture ritenute, a torto, inferiori, o, peggio ancora, ad eliminarle attraverso varie forme di violenza”. “Con la Shoah – ha affermato l’Assessore Alfano – la Storia ha toccato il punto più basso, conseguenza di un totalitarismo orrendo. Ha ragione Primo Levi, che, in “I Sommersi e i salvati”, ha asserito che mai tante vite umane, come col nazismo, sono state spente in così poco tempo.  Il germe distruttivo è stata l’intolleranza, accompagnata dall’odio per lo straniero e dal nazionalismo esasperato”. “Il silenzio della ragione – ha spiegato la presidente della Pro-Loco, Laila Giancotti – genera mostri. Ancora oggi è difficile capire i motivi alla base di una tragedia immane come la Shoah. Cari giovani, ragionate con la vostra testa e non fatevi influenzare.”. “La Storia si approfondisce con documenti e scoperte” – ha sottolineato la prof.ssa Napoli – “ma è incomprensibile come, da più parti, ancora oggi diversi Storici e Statisti cerchino di negare la Shoah. La Storia ha valenza formativa, siamo “nani che camminano sulle spalle dei giganti”. Per fortuna, ci sono Istituzioni, come la Chiesa Cattolica, che perorano il valore universale ed eterno della pace e del rispetto. Abbiamo il dovere di ricordare, così come ha denunciato il Capo dello Stato, Napoletano”. In conclusione, c’è stato l’intervento della prof. Tramontina: “Sono figlia – ha spiegato – di mamma triestina e di papà fiumano. Ho avuto la fortuna di conoscere, da bambina, il Questore di Fiume, Giovanni Palatucci (originario di Campagna e in odore di Santità per aver salvato la vita a molti Ebrei, ndr), abitavamo a poca distanza. Ricordo la sua eleganza, il suo cappello modello borsalino. Era molto amico di mia zia, Feliciana Tremari, all’epoca ufficiale del regime fascista: insieme, e segretamente, salvarono la vita a molti Ebrei, allontanandoli di notte dalla città per farli sfuggire ai rastrellamenti fascisti e nazisti, a rischio della loro vita. Ricordo che mia zia ospitava una famiglia ebrea, che poi mise in salvo grazie alla collaborazione con Palatucci. Ricordo anche come il Questore, su richiesta di mia zia, riuscì a trovare un nuovo alloggio ai bambini orfani che occupavano un orfanotrofio distrutto dai bombardamenti. Non a caso, il Questore, per la sua bontà, era soprannominato, l’ “Angelo della Notte”, poiché di notte portava in salvo gli Ebrei. Ricordo anche come spesso diceva che “l’uomo deve essere rispettoso perché è uomo” e che “deve poter esercitare liberamente la sua fede religiosa”. Ma Palatucci fu anche tra i primi a denunciare l’odio e l’orrore di un altro regime,  quello comunista dei seguaci di Tito, che uccise molti Italiani nelle famose foibe”. Il convegno-dibattito è stato accompagnato dalla proiezione di un filmato, preparato dal Forum, sui campi di concentramento, accompagnato da frasi che hanno aiutato gli astanti nella riflessione.