Salerno: Sanità sempre più precaria- il caso
R.F.,69 anni, residente a Salerno, nativa di Mercato San Severino, affetta da maculopatia degenerativa umida. La condizione visiva, del tutto precaria. “Vedo immagini sfocate- commenta- giacchè la mia retina subisce costanti danni. Le ulcere che vi si formano, mi porteranno alla cecità. Anche se non sono un medico, per poter descrivere con competenza lessicale la mia infermità, so che trattasi di neovasi impazziti. Attualmente mi sottopongo a siringhe intravitreali costosissime! Il dolore, a parte! Il problema è che non tutti possono permettersi tali farmaci. Le Asl, infatti, non prolungano il trattamento e la Campania, col buco nero sanitario, non può garantire la periodicità di tale trattamento. Di qui la migrazione verso altri centri, in regioni del Nord. Con tutte le spese del caso. Ovviamente, con la pensione minima e coi costi ai quali inevitabilmente si andrebbe incontro, non tutti possono permettersi tali cure. Di qui le motivate ansie sul futuro della mia esistenza. La mia malattia, bloccabile e non guaribile, ha bisogno comunque di farmaci costosi, che soltanto quelli eccellenti, possono tamponare. Il futuro? Lo vedo… davvero nero!