A Sanremo, vince il prof!
“Chiamami ancora amore” ha sbancato letteralmente i consensi ed il prof. Roberto Vecchioni, vincitore all’unanimità della 61^ ediz. della vetrina canora sanremese. Una canzone ben miscelata di parole e musica: già nell’aria, sapore di vittoria da qualche giorno. Il lungo applauso alla prima comparsa sul palco dell’Ariston del cantautore, per la sua voce roca ed il suo strale nostalgico, standing ovation a metà. Contrariamente al finale deludente di “Bastardo” della Oxa, che aveva lasciato tutti col fiato sospeso o all’altalena musicale della truccatissima Oxa. Per la gag che quest’anno ha raggiunto il clou per il Benigni divo, più di Morandi, di questo certame all’insegna dell’Unità, Paolo e Luca, nel segno d’una contemporaneità ben calibrata, nella satira politica. Un Sanremo, il picco dell’ultima sera, 12 milioni di spettatori, che non è stato il solito, che ha tentato in tutti i modi di non essere il solito, creando anche momenti altamente artistici con la Belen. Perchè, il ragazzo “Del fatti mandare dalla mamma…” malgrado abbia retto le cinque sere con disinvoltura, sia nello smoking luccicante, che in quello semplicemente rasato, ha avvertito che i riflettori, su di lui non scherzavano. E che la sua squadra, non quella del cuore, mirava ad arrivare al cuore! In un Festival che, tutto sommato, ha realizzato anche quella vena partenopea, di tanti, riandando al passato tradizionale, con l’intramontabile Ranieri, non potevano esserci lanci di schede o ribellioni contro i verdetti dei giurati. Sdegno orchestrale e gossip di trucco! Vecchioni ha messo tutti d’accordo: meritando anche il premio della critica, che ogni anno, ricorda la scomparsa Mimì. Visibilmente emozionato della vittoria, Vecchioni ha spiegato il perchè del suo testo, tra la musica popolare e quella d’autore, convinto che questa sia la strada per il futuro della canzone italiana. E se lo dice Vecchioni!..
foto Ansa