Elezioni e corruzione!
Trombe elettorali ed a Napoli, l’atmosfera si surriscalda e rasenta la corruzione: quattro avvisi di proroga d’indagini a carico di agenti di polizia municipale. Nel mirino, il mercatino di Caramanico. Il tutto , legato alle imminenti amministrative e votato ad ottenere posti da consigliere comunale. Preferenze a questo o quel candidato, in cambio di abusi! Negozianti che da dieci anni non pagano il canone per la propria permanenza Inchiesta sul recinto di Poggioreale, bacino di clientele e sponsorizzazioni politiche elettorali! Napoli offre il meglio di sé, tenendo alta la nomea di patria d’imbrogli e d’inganni. Il che, ancora una volta fa prender le distanze da un certo tipo di politica. Da quella che vede il centro-sinistra in affanno e che ha allentato la grinta del sindaco Rosa Russo Iervolino, da un bel pezzo. Non perché scaricata da Antonio Bassolino, ma perché ormai, in regione, la musica è mutata. Ed in sintonia con la politica nazionale, a Palazzo Santa Lucia, Stefano Caldoro, il traghettatore della coalizione di centro-destra. Ora che il Pd sta tentando un’ascesa, se non altro per dimostrare che i fedelissimi del coriaceo Bersani o del mite Franceschini, hanno ancora qualcosa da spendere, in termini di proposta politica per il Paese, anche Napoli si dà da fare, per cercare di non perdere la sfida amministrativa. Anche se, in campo, anche calibri, del peso dell’europarlamentare Mastella, fanno comprendere che sarà dura poter strappare la vittoria. Il centro-destra, dal canto suo, cerca di non far brutta figura e di trionfare al primo turno: se non ora, ma quando? In tale corsa, dove anche i cattedratici baroni, alla Pasquino, s’attrezzano per non restare con le pive nel sacco, naturale l’arrembaggio, al grido di “Si salvi chi può…” a qualunque costo!
Per una volta sono pienamente d’accordo con lei quando decanta Napoli: “patria d’imbrogli e d’inganni”. L’uso di apostrofi e punti esclamativi ti fa sentire quanta passionalità scorre nelle vene della politica. Ma…la mia comprensione del testo vacilla alla “atmosfera che si surriscalda e rasenta la corruzione”. Che l’atmosfera si surriscaldi lo capisco (soggetto è l’atmosfera) ma che lo stesso soggetto (una miscela di gas) possa corrompere è ardito. Essendo prosa non è licenza poetica. Evviva Napoli che offre il meglio di sé.
Giangastone