Nocera Inferiore: 67 anni fa l’ultima eruzione del Vesuvio
Martedi 22 marzo, presso la Biblioteca Comunale di Nocera Inferiore, il Dott. Geologo Giulio Caso ha inaugurato “I martedi culturali” con un conferenza sul 67° anniversario dell’ultima eruzione del Vesuvio. Nel corso della conferenza, il geologo Giulio Caso ha esposto il suo progetto “Tetti sicuri”; una concreta proposta di prevenzione e sicurezza, riferita alle zone urbane di possibile ricaduta di ceneri e lapilli: Agro Nocerino – Sarnese e località limitrofe. Il 22 Marzo di 67 anni fa si sollevarono vapori, sabbie, ceneri, scorie e, soprattutto, lapilli che, spinti dal vento, iniziarono a ricadere, prevalentemente, sull’Agro Nocerino – Sarnese. Furono momenti drammatici con circa 45 morti per crollo di solai e terrazze. L’eruzione del Vesuvio del marzo 1944, causò un accumulo di lapilli in alcune zone che raggiunse anche gli 80 cm. Sia nell’eruzione del 1944 sia in quella del 1906, la maggior parte delle persone, nelle zone di ricaduta di ceneri e lapilli, morirono per sprofondamento dei solai. Il tipo di costruzione di allora prevedeva solai scoperti. Nella società contadina era diffusa, infatti, l’usanza di usare i lastricati e le terrazze per essiccare frutta e ortaggi. Oggi questa abitudine non c’è più, ma risulta di fondamentale importanza pensare ad una difesa, sia pure passiva: bisogna prevedere, nell’Agro Nocerino – Sarnese, un tipo di costruzione con tetti spioventi. Già si hanno indicazioni di massima che prevedono una pendenza minima di circa 38°, ma ulteriori studi daranno indicazioni sulla pendenza consigliata anche in funzione dei materiali utilizzati per realizzare i tetti. Una costruzione inadeguata, infatti, anche con copertura avente pendenza del tetto di circa 45° può essere seriamente danneggiata da ricaduta di materiale lavico. Nelle aree dove è possibile una ricaduta di cenere e lapilli, durante una eventuale eruzione vulcanica, bisogna ricercare metodologie costruttive di sicurezza per i tetti onde evitare sprofondamenti degli stessi. Le metodologie proposte dal Geologo Giulio Caso terranno in considerazione il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente; grazie alla nuova copertura a tetto si potranno realizzare fotovoltaici e recuperare energia solare, oltre che diminuire la dispersione di calore. Alla conferenza sono stati proiettati alcuni filmati dell’eruzione del Vesuvio del 1944, per la regia ed il montaggio di Filippo Astarita. All’evento è stato presente il candidato Sindaco del Pdl Nocera Inferiore Adriano Bellacosa: «il progetto “Tetti sicuri” del Dott. Geologo Giulio Caso – ha dichiarato Adriano Bellacosa – è un valido progetto da condividere per la sicurezza di Nocera Inferiore. Siamo abituati a vedere tetti a spiovente nelle località dove normalmente nevica e questo mantiene più sicuri gli edifici. Nella nostra città l’argomento è stato sottovalutato, nonostante il Vesuvio possa rappresentare un rischio concreto, tant’è che si è creata una via di fuga con una strada che congiunge i Comuni dell’interland napoletano e salernitano. Non si è mantenuta la stessa preoccupazione nell’imporre regole per la costruzione degli edifici. Credo che sarebbe una cosa intelligente se si cominciasse a prevedere o, addirittura, ad imporre, che per le nuove costruzioni si debba necessariamente realizzare tetti sicuri a spiovente di un’angolazione di 38° – 45 °, secondo quello che i tecnici potranno chiarire. Bisogna prevenire e mettere al sicuro le case nelle aree dell’Agro Nocerino Sarnese, dove è possibile una ricaduta di ceneri e lapilli, durante una eventuale eruzione vulcanica».