La mediazione civile solo agli avvocati e ai commercialisti?

Se proprio mediazione civile e commerciale deve essere, che almeno sia soltanto ad opera di avvocati e commercialisti. E’ questa, in sintesi, la proposta formulata da un gruppo toscano di appartenenti alla categoria forense. «Non è possibile che qualunque laureato possa diventare un mediatore civile», sostengono gli avvocati, «perché non si può aiutare la giustizia italiana affidando la risoluzione di controversie, persino molto complesse, a chi non ha neppure le competenze per poterle comprendere. Si pensi, per esempio, a un mediatore, magari laureato in lettere o biologia, che debba affrontare una lite che ha per oggetto una questione successoria o un contratto bancario». Sembra essere dunque questa la nuova linea di azione adottata dagli avvocati di fronte all’imminente introduzione di questo nuovo istituto giuridico. «A differenza di chi, tra noi, è arrivato persino a cambiare nome alla mediazione civile al fine di ridicolizzarla, ma ottenendo soltanto di far sembrare ridicola l’intera categoria», spiegano i professionisti, «le nostre sono tutte proposte realistiche e fattibili; soprattutto, sono le sole ad essere coerenti con gli scopi che il Governo intende perseguire e quindi quelle dotate della maggiore probabilità di successo». In pratica, ciò che gli avvocati chiedono è, da un lato, una maggiore professionalità per la figura del mediatore civile; dall’altro, dei meccanismi giuridici che permettano ai mediatori-avvocati di assistere una delle parti nell’eventuale successivo giudizio che dovesse istaurarsi a causa dell’insuccesso della mediazione dovuto all’altra parte. «Potremmo anche essere favorevoli ad accettare ulteriori strumenti di controllo e sanzione dei mediatori poco imparziali», concludono gli avvocati, «ma non siamo assolutamente disposti a tollerare che un compito così importante possa essere svolto da chi non abbia almeno una laurea in giurisprudenza o in economia». Di fronte alle moltissime iniziative, spesso discutibili, messe in piedi dai vari appartenenti alla categoria forense, sicuramente quella elaborata da questo gruppo di professionisti sembra essere la soluzione che meglio riesce ad avvicinare gli interessi pubblici a quelli privati. Vedremo ora se rimarrà una debole voce dispersa nella bufera delle polemiche esistenti o se saprà trasformarsi in qualcosa di concreto e utile per tutti.

Laura Roberto

 

 

 

Un pensiero su “La mediazione civile solo agli avvocati e ai commercialisti?

  1. La mediazione e’ un nuovo modo per risolvere liti tra cittadini, in breve tempo ed evitare le lungaggini dei processi civili .Mi pare pero’ imperfetta la mediazione che permette a chi non ha competenze in campo giuridico di poterla praticare.Infatti ritengo ingiusto che l’avvocato dopo tanti anni di studio in ambito giuridico possa essere posto allo stesso piano o addirittura in posizione di svantaggio rispetto ad un appartenente ad un ordine professionale lontano dal codice civile e incapace di interpretare le ragioni o i torti delle parti in lite .Aggiungo che i laureati in discipline diverse dalla giurisprudenza possano appropriarsi di compiti strettamente legati alle competenze di Avvocati o a limite di commercialisti.Chiudo asserendo che la mediazione deve essere gestita solo e soltanto da professionisti che hanno dimestichezza con questioni di rilevanza giuridica e non da professionisti che possono essere validissimi in ambiti e competenze compatibili con la specificita’ delle lauree conseguite.Distinti saluti —Giuseppe

I commenti sono chiusi.