Positano: Ance, Svilupparsi o soccombere?
Fra Svilupparsi o Soccombere, le due estreme alternative che connotano il tema del IV Convegno di Positano (che si terrà venerdì 8 aprile, all’Hotel Covo dei Saraceni), i Giovani Costruttori della Campania propongono la terza via per conservare alle imprese edili il ruolo di motore dell’economia. «Noi Giovani Costruttori siamo consapevoli del fatto che il mercato delle infrastrutture sostenute dal capitale pubblico sarà via via sempre più lontano dalle dimensioni e dagli obiettivi delle nostre imprese – afferma Roberto Scermino, presidente dei Giovani Costruttori di Salerno, e “padrone di casa” nel Convegno di Positano – Guardiamo al futuro della nostra attività con rinnovato impegno proprio perché ci crediamo e crediamo nelle straordinarie potenzialità del nostro territorio: per questo confronteremo sulla ribalta di Positano le soluzioni e le iniziative che possano generare, con il nostro contributo attivo, il nuovo sviluppo».«Evolvere dalla tradizionale creazione di valore attraverso il costruire, al nuovo concetto di costruire ciò che a sua volta crea valore» afferma Alfredo Letizia, presidente nazionale dei Giovani Costruttori ANCE. L’Impresa Edile, in altri termini, vista in chiave moderna, orientata allo sviluppo del sistema economico e sociale, partecipe in modo attivo dello sviluppo e della valorizzazione del territorio attraverso il suo tessuto imprenditoriale.«Tutti parlano del “nostro” petrolio, il turismo e i beni culturali: noi ci rimbocchiamo le maniche e questo metaforico petrolio andiamo a cercarlo e renderlo proficuo – spiega Massimo Laux, presidente dei Giovani Costruttori di ANCE Campania -. In che modo? Partendo dalla focalizzazione delle esperienze di chi, proprio scavando nelle profondità storiche ed anche fisiche delle città, ha saputo costruire e creare valore: ecco che il nostro Convegno presenta quest’anno casi emblematici del nuovo paradigma dello sviluppo». Sulla ribalta di Positano, accanto all’esperienza internazionale dello spagnolo Josep Ejarque, fra i massimi esperti di destination management, protagonista del rilancio turistico di Barcellona cominciato dalle Olimpiadi del 1992, ci saranno i casi concreti dell'”oro nero” turistico, estratto proprio nel nostro territorio.