Salerno: Calabrese apre campagna elettorale. De Luca a Romano “Dimettiti. Asl, pasticceria per fare babà”
Apertura della campagna elettorale dell’assessore comunale Gerardo Calabrese, al Polo Nautico alla presenza del sindaco Vincenzo De Luca. Un nutrito pubblico, nonostante il clima festivo del Sabato Santo, a plaudire alle iniziative che da Palazzo di Città l’amministratore all’ambiente ha portato avanti e che intende continuare, come espressione della lista Sel. Dalle isole ecologiche alla differenziata, non tralasciando fotovoltaico e risorse ambientali, in un filmato a compendio di un assessorato giammai stagnante. Di un’operosità che l’amministrazione uscente, intende continuare a gestire “per far assurgere Salerno a prima città d’Italia” a detta di De Luca. Di trasparenza procedurale ha parlato il sindaco, a disdetta del dire dei suoi avversari. “Abbiamo rinunciato alle clientele- ha tuonato De Luca-ed il nostro comune, una casa di vetro. Intendiamo riscuotere consenso sull’operato e non sulla rivoluzione democratica apportata in città sotto tutti i fronti: abbiamo fatto dei veri e propri miracoli in zone degradate. La politica attuale somiglia ad un supermarket, con persone che mutano casacca opportunistica. Persone comprate, contrariamente a noi che ci muoviamo con autentici valori di servizio, anche se la politica si presenta attualmente come compravendita. A quelli che si vendono dico che moriranno comunque! Noi che veniamo chiamati anche in altre città, come a Milano nei giorni scorsi, per l’azione urbana! Le opere realizzate sotto gli occhi di tutti: 14 km. per impedire che s’allaghi la zona orientale della città. In termini ambientali, un piano energetico col Parco fotovoltaico di Eboli. Tutelare l’ambiente significa economia, lavoro e noi l’abbiam dimostrato prima della vicenda giapponese, essendo all’avanguardia per la differenziata. A giorni partiremo col Parco annonario: siamo uno dei tre Comuni d’Italia che valorizza materiali biocompatibili. Mi rendo conto che per i nostri assessori antagonisti ciò può esser depennato, ma l’alternativa ad Ostaglio non esiste. Eppure occorre esperire alternative valide entro i prossimi 3 anni per i rifiuti. Ma ciò, all’assessore ambientale regionale Giovanni Romano, poco importa, impegnato politicamente su più fronti politici, compreso quello di sindaco di Mercato San Severino. Perchè non rinnega i suoi 15.000€ mensili, come ho fatto io, dimettendomi dalla regione e si dedica a fare il sindaco? E’ illegale il suo ruolo. Lui che a tempo perso fa l’assessore all’ambiente; adessso la sesta inaugurazione del piano preliminare allungamento pista dell’aeroporto Costa d’Aranci, cioè il nulla: in altre Nazioni avrebbero riso alla grande! Ad un anno d’insediamento non ha fatto niente per i rifiuti. Romano, assessore che vanta un debito di 15 milioni€ a livello comunale a Mercato San Severino, contrariamente a Salerno Pulita, ch’ è in pareggio: come farà? Ho scoperto ch’è stato consulente di Bassolino e di Ganapini: scempiaggine dell’amministrazione precedente! Per i trasporti, la città paralizzata nel traffico urbano. I danni regionali, notevoli! Non coperto il divario tra Napoli e Salerno, ma eliminato un altro 20%, a danno del trasporto locale, come avvenuto per quello marino: cancellato il metrò del mare! In tema di Sanità, altri notevoli danni regionali. L’attuale dirigente Asl, alla quale ho chiesto un curriculum mai pervenuto, in merito a competenze le vanta in materia esoterica, cioè faceva la cartomante. Che dire poi della condanna di Roberto Conte! Anche l’Asl un supermarket per fare babà: efficiente pasticceria. In tale contesto lacunoso, con una regione inefficiente, a Salerno ci ricandidiamo alle urne con opere concrete: a breve la vera Piazza, quella della Libertà, giacchè la città non ne vanta (quella della Concordia per vendere lupini e spighe). Completeremo le opere in cantiere, sistema Wifi per aziende e giovani gratis a partire da giugno, movida più culturale, città della musica, con tempismo concorrenziale a Shangai e Pechino. Noi, militanti, ci candidiamo a governre ancora la città: non un voto disgiunto, per poterlo fare, ma il sindaco e le liste rispettivamente al suo nome collegate, per rendere con fierezza Salerno città europea.”