Cava de’ Tirreni: Millenario della Badia
Millenario della Badia: rispetto alla sua proposta di legge ed alle prime delibere, cosa è cambiato sia in rapporto ai finanziamenti sia agli intenti? “Il Parlamento, approvando la Legge n. 92/2009, di cui sono primo firmatario, ha dimostrato di aver colto l’importanza dell’evento. Un’importanza per noi spirituale e identitaria. La legge prevede lo stanziamento di un fondo speciale con una dotazione di 250 mila euro per l’anno 2009, e di 500 mila euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. In pratica, un finanziamento complessivo pari a un milione e 750mila euro che, di questi tempi, non mi pare poco. Sono previsti interventi di ristrutturazione architettonica, di restauro dei manufatti, dei dipinti e degli affreschi, nonché di valorizzazione culturale, ambientale e turistica dell’Abbazia della Santissima trinità di Cava de’Tirreni, finalizzati alla realizzazione di molteplici obiettivi. Il Comitato Nazionale sta mettendo in pratica le linee guida e gli intenti, anche grazie all’impegno delle due amministrazioni direttamente coinvolte: la Provincia e il Comune di Cava”. In soldoni, di quale somma in più la Città potrà beneficiare per le varie attività? “Della cifra che ho indicato, Cava de’Tirreni ne beneficia per la massima parte, dal momento che tutto il danaro pubblico speso e da spendere comporta ricadute culturali, turistiche e, quindi, economiche nel comprensorio cittadino. La Provincia, da parte sua, oltre alla realizzazione di iniziative di comunicazione, ha promosso e promuoverà diverse azioni “materiali”: lavori all’ex seminario, lavori di risanamento del chiostrino e delle aree circostanti, sistemazione viaria e restauro degli affreschi”. Quando si è cominciato a pensare al Millenario, noi cavesi avevamo sognato alla grande. Oggi ci stiamo svegliando “alla piccola”. Troppo illusi ieri o troppo tagliati fuori oggi? Oppure ancora ignari dei benefici che deriveranno alla città? “Indubbiamente, negli anni scorsi, si è creata per fini squisitamente politici, e non certo da parte nostra, un’aspettativa spropositata rispetto ad un evento di carattere spirituale e storico. Ad ogni modo, oggi non siamo affatto tagliati fuori, tutt’altro. Il nome di Cava è alla ribalta a livello nazionale e credo proprio che i risultati, già visibili, sono destinati ad aumentare lungo il periodo primaverile ed estivo, per poi attestarsi negli anni a venire. A testimonianza di quanto affermo, ad esempio, sono da evidenziare la presenza a Cava del Presidente della Corte Costituzionale De Siervo, del Sottosegretario Gianni Letta, ma anche la pubblicazione di articoli in quotidiani e mensili a tiratura nazionale, la presenza del Millennio a Washington nelle sale della National Gallery of Art, la diretta sui Rai Tre per la festività di Sant’Alferio o la diretta su Rai Uno della Santa Messa che si farà a maggio. In questa direzione, molto si farà ancora per far emergere sempre più il nome di Cava de’ Tirreni, con buona pace di chi vuole denigrare i risultati che si stanno ottenendo”. A proposito di benefici e di iniziative, realisticamente, che cosa possiamo aspettarci da queste celebrazioni? Quali sono i punti qualificanti del programma riguardanti la Città? Quanto è stato deciso e quanto si deve ancora decidere per le celebrazioni?“Per la Città i punti qualificanti sono vari e diversi, dei quali si può avere notizia, dall’inizio dell’anno, utilizzando il portale web dell’evento. Penso alle quattro mostre scientifiche, due delle quali già aperte, penso al grande convegno ecumenico sul confronto dei monachesimi occidentali e orientali, previsto a luglio, o al convegno storico di settembre con accademici medievisti di peso. Ricordo il successo degli Incontri Spirituali, che hanno portato e porteranno nella valle metelliana le più alte eminenze del mondo cattolico, preannuncio la rassegna polifonica di luglio e agosto, la scuola internazionale di ceramica a luglio, il convegno internazionale di astronomi a settembre. E’ tutto già deciso, compreso gli investimenti per l’anno 2012. Ricordo ancora e soprattutto i progetti di restauro e ristrutturazione architettonica in Abbazia, gli interventi previsti sulla viabilità, la digitalizzazione dei documenti d’archivio e dei codici, la realizzazione di un film-documentario di altissimo livello sulla storia millenaria dell’Abbazia. Questo e molto altro è stato già cantierizzato o in parte realizzato dal Comitato Nazionale, per tramite degli Enti attuatori che sono, come evidenziavo prima, la Provincia di Salerno e il Comune di Cava de’Tirreni”. Per voi che avete il polso della situazione, sentite già una certa attenzione per l’evento, in Campania e altrove? “Per quanto mi risulta, le visite all’Abbazia sono notevolmente aumentate. L’Ufficio per il Millennio del Comune di Cava, con il concorso dell’EPT e quindi dell’Azienda di Soggiorno e Turismo, della Provincia, del Ministero ai Beni Culturali e della Scabec (Società Campana per i Beni culturali), ha strutturato un itinerario turistico di ambito regionale dal titolo “Una bellezza millenaria”, che sta già portando gruppi di visitatori in città e che scaturirà, alla fine, in un percorso Artecard stabile che affiancherà Cava e Salerno per valorizzare il centro storico cavese, oltre che l’Abbazia, e alcuni siti strategici salernitani (Castello Arechi, centro storico). Ma, al di là della Regione Campania, l’evento è stato e verrà comunicato a tutte le diocesi, i comuni, i musei, le soprintendenze, le università e le ambasciate straniere in Italia, oltre che alle maggiori diocesi europee. I primi risultati sono tangibili, dai dati che mi sono stati forniti, infatti, l’Ufficio per il Millennio riceve mediamente al giorno circa venti richieste di informazioni”. A proposito di “altrove”, cosa può attendersi dal Vaticano l’Abbazia? E la Città? “Dal Vaticano, come già detto, abbiamo già avuto ed avremo in città altissime eminenze per gli Incontri Spirituali, oltre a ricevere il sostegno e la collaborazione piena per l’organizzazione del convegno ecumenico di luglio. Quanto al Santo Padre, continuiamo ad attendere fiduciosi, una Sua presenza sarebbe per noi importante per una testimonianza di carattere spirituale”.
Il Castello