Salerno: GD, eravamo, siamo e saremo sempre Resistenti!
Il tentativo di revisionismo storico messo in atto con spregiudicatezza dal Presidente della Provincia Cirielli e dalla Ferrazzano, sua Vice, ci incoraggia a continuare la nostra battaglia culturale di ricordo e di divulgazione della Resistenza e della lotta di liberazione dal nazi-fascismo. La nostra organizzazione sarà impegnata sempre e ancor di più in questi giorni che precedono il I Maggio, a diffondere la verità sulla Resistenza e sul coraggio di tanti giovani e meno giovani che per un ideale altissimo, la Democrazia, rischiarono la vita e grazie al loro sacrificio hanno permesso a tutti noi di poter vivere in uno Stato Democratico fondato su una bellissima Costituzione Repubblicana. Per questi motivi in questo weekend, saremo davanti a varie scuole della Provincia a distribuire libri sulla storia dell’Antifascismo Salernitano, per far sì che le nuove generazioni crescano con chiare idee sulla Resistenza e non sulla base delle sciocchezze del Gerarca Cirielli. Urliamo e urleremo sempre : ora e sempre Resistenza!
Giovani Democratici
Siamo (o meglio siete) sicuri (o meglio onesti) quando diciamo che “giovani e meno giovani” rischiarono la vita per “un ideale altissimo” quale la Democrazia? Quei “giovani e meno giovani” fieramente comunisti, alcuni di loro per convenienza, combattevano per “un ideale altissimo” oppure per fare in modo che anche in Italia si instaurasse la dittatura del proletariato? Siamo (o meglio siete) sicuri (o meglio onesti) quando diciamo di vivere in uno “Stato Democratico fondato su una bellissima Costituzione”, quando il nostro stato è nato non da un infamia, ma da un’ottima capacità di soccorrere i vincitori? E poi che significa “una Costituzione bellissima”? Distribuite pure libri sull’antifascismo, ma abbiamo (e abbiamo) l’onestà di dire che non tutti gli antifascisti sono democratici.
@Antonio:
in tutta sincerità, “instaurare la dittatura del proletariato” mi pare una cosa che era impossibile (grazie agli accordi di Yalta) fin dal 1948. S’immagini oggi, dopo la caduta del muro di Berlino, la globalizzazione e quant’altro che senso possa avere tutto questo.
Io penso onestamente che la sinistra abbia ben altre sfide davanti e non abbia (in Italia), come non ha mai avuto, intenti di sovvertimento di quello che è la democrazia.
Poi i fanatici ci sono dappertutto, eh, non dimentichiamo i pazzi delle BR o quelli del golpe Borghese.
Rispetto ai fantasmi della dittatura del proletariato, sono molto più preoccupata (per la democrazia) per la quantità di potere che si trova (da troppi anni) nelle mani dell’attuale Presidente del Consiglio.
Se si crede davvero alla democrazia si dovrebbe più pensare a questo che a evocare fobie e fantasmi di roba sepolta anche dalla sinistra.
@Antonio:
poi, una battuta: per fare una dittatura del proletariato ci vorrebbe un proletariato. Oggi si potrebbe fare la dittatura del precariato, mi si passi la battuta! 🙂