Coisp, doppia pena per chi colpisce Forze dell’Ordine
Un carabiniere ferito in maniera grave da un manipolo di delinquenti, due agenti aggrediti durante i tafferugli scatenati da appartenenti ai centri sociali. E’ questo il bilancio, come sempre pesante, con cui le Forze dell’Ordine sono costrette a fare i conti alla fine di una normale giornata di lavoro. Giuseppe Rimondi Segretario Generale Regionale del Coisp , riferendosi agli ultimi episodi di violenza gratuita nei confronti degli appartenenti delle forze dell’ordine ha tra l’altro dichiarato: “Non posso che condividere pienamente quanto già dichiarato da nostro Segretario Generale Franco Maccari che ha duramente condannato gli episodi chiedendo provocatoriamente il doppio della pena per gli autori di questi reati”.Infatti Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia è amaro e duro nel commentare i fatti di cronaca di questi ultimi giorni. “Come sempre – dice Maccari – carabinieri e polizia sono l’avamposto di una sicurezza che viene sbandierata ma mai veramente garantita dagli altri livelli della società. I gesti di cui parliamo sono frutto di una violenza soggettiva questo è chiaro, ma la riflessione che si impone a tutti noi, è che un uomo, un padre di famiglia, non può uscire di casa per andare al lavoro e rischiare di non tornarci più perché, non per difendere se stesso ma per dare risposte all’intera comunità, rischia di essere massacrato. Fate il vostro dovere ci dirà qualcuno – continua Maccari – e noi siamo coscienti che il nostro lavoro non è uguale a quello degli altri: ciò che non possiamo accettare è che “gli altri” non tengano nella giusta considerazione i sacrifici umani e professionali a cui le Forze dell’Ordine sono esposte. Ma soprattutto – continua il Segretario Generale del Coisp – se la vita di un poliziotto o un carabiniere per chi aggredisce in maniera brutale vale così poco, lo stesso non può essere per chi quei poliziotti e quei carabinieri dovrebbe tutelarli e difenderli perché dove c’è un poliziotto, un carabiniere, una divisa, c’è lo Stato”. “Chiediamo dunque, in maniera forse provocatoria – conclude Maccari – che a chiunque compia un gesto di violenza contro le Forze dell’Ordine venga raddoppiata la pena non per “lesa maestà” ma perché colpisce lo Stato e quindi l’intera comunità! La nostra vicinanza va infine alle famiglie dei colleghi che in questo momento stanno soffrendo non solo fisicamente”