Scafati: Salvati, battaglia per l’ospedale “Scarlato”

La battaglia del P.O.“Mauro Scarlato”, in quanto battaglia in difesa della vita e della salute pubblica, non deve avere connotazioni pòlitiche né di coalizione e né ancora più gravi correntizie. Tale battaglia consegue all’esigenza di ripianare  le grandi difficoltà economiche dei bilanci ASL, determinate da una politica ispirata alla logica dei modelli democristiani degli anni 70, che ha determinato lo sperpero del danaro pubblico e ha creato strutture senza  programmare debitamente la spesa. Questo è un modello che deve scomparire dal modo di fare politica e anche dalla concezione del cittadino, perchè è stato proprio quel modello a determinare la situazione attuale a cui stiamo cercando di porre rimedio. Venendo al dato tecnico va chiarito che, l’alternativa posta al decreto 49 (decreto Zuccatelli) di istituire un Centro di riabilitazione cardio-respiratorio e neuromotoria con annesso Utir e di un punto di primo soccorso, rappresenta senz’altro una grande apertura nei confronti del drastico ridimensionamento della struttura voluta dal suddetto decreto. Questo è certamente un buon risultato a tutela della comunità ma non rappresenta la soluzione definitiva perchè è  necessario assicurare la presenza nell’Ospedale “M.Scarlato” di un presidio di soccorso specializzato, che consenta d’intervenire immediatamente nei casi di emergenza anche di particolare criticità e gravità, dotandolo di terapia intensiva e di  professionalità (rianimatori, cardiologi, chirurghi d’urgenza) capaci di affrontare e stabilizzare le situazioni piu’ complesse. Questa è la priorità in questo difficile momento e verso questa soluzione stiamo lavorando.

Il vice-sindaco e consigliere provinciale

Cristoforo   Salvati