Longevità e colesterolo

di Rita Occidente Lupo

Colesterolo e salute a braccetto. I famosi grassi che l’organismo metabolizza senza riuscire ad eliminare, quel fatidico colesterolo che spinge a diete ferree, killer di tanti italiani, creando serie preoccupazioni. Infatti, anche il 46% delle persone dotato di un livello colesterolemico inferiore a 130 mg/dl, a rischio d’ infarto e d’ ictus. Da studi effettuati, circa nove milioni d’ italiani, a rischio medio: possono comunque compromettere il benessere fisico, 2 milioni, negletti alle cure farmacologiche, pertanto ad alto rischio. Il pericolo cardiovascolare, valutato sia in base a fattori  quali fumo, colesterolo, pressione arteriosa, obesità familiare, età, che grado d’ istruzione. Quest’ultimo, incide del  40% in più sul rischio, rispetto a chi vanta un titolo accademico.  Anche se il colesterolo non del tutto cattivo: infatti, quello buono, serve all’organismo, sapientemente calibrato. Nel momento in cui i valori laboratoriali in picchiata, proficuo far ammenda che la salute, bene non procrastinabile. Pertanto, ridurre sensibilmente dalla propria dieta farinacei in eccesso, grassi polinsaturi, unica panacea per evitare sgradite sorprese. E, giacchè oggi l’età media sensibilmente allungata, insieme alla qualità della stessa esistenza, non si comprende come anche concause, quali fumo, abbondanza di caffè ed assenza di pratiche sportive, possano lanciare sfide coronariche che il cuore…certamente non vorrebbe subire!