Battipaglia: Etica per il buongoverno “La miseria della politica”

 Da mesi i cittadini battipagliesi stanno assistendo, sconcertati, allo spettacolo misero e deprimente che sta offrendo la maggioranza di governo cittadino. La città dà “disperati” segni di vitalità, forti inequivocabili: -gli anziani scendono in piazza per difendere non solo “l’americanino” (il centro anziani!), ma il loro stesso diritto a vivere una vita sociale; -I commercianti lanciano appelli alle istituzioni, alla “politica” per ottenere un minimo di attenzione sulla loro situazione drammatica. Schiacciati da una crisi economica che sta devastando il settore, da un silenzio assordante delle istituzioni cittadine, incapaci di assumere provvedimenti, iniziative culturali ed aggregative tali da “riempire” le strade cittadine; -I quartieri periferici, più o meno organizzati fanno sentire, un giorno sì e l’altro pure, la propria voce di protesta, rivendicando una centralità dei loro problemi quotidiani nella agenda politica locale, per altro sorda al loro grido di disperazione; -Il mondo dell’associazionismo culturale cerca di supplire come può,senza mezzi finanziari, alla totale assenza del comune nella vita culturale cittadina organizzando iniziative ed appuntamenti di spettacolo (teatrale, concertistico, aggregativo); Ma mentre ciò avviene, mentre la città nelle sue articolazioni sociali cerca di tirarsi fuori dalle “secche” in cui l’ha cacciata una politica locale sempre più estranea, più distante, più incapace di mantenere una qualsiasi forma di connessione sentimentale con la gente, questa è tutta impegnata,da mesi, in una estenuante,vergognosa “guerra di poltrone”, senza esclusione di colpi. “Voglio il vice-sindaco !”,”No! quella poltrona spetta a me!”; “Allora voglio 3 assessorati”; “Io ne voglio 2 !”; “Ed a me che cosa spetta?”; “Ti va bene la presidenza del consorzio farmaceutico?”; “Si! ma voglio anche un posto nel consiglio di amministrazione dell’interporto”.  Questo e’ il livello del confronto politico che interessa le forze politiche di maggioranza. Ed il “Bene della città”? nel cui nome si sono consumate le più truci e degradanti forme di “voltagabbanismo” e “calcio-mercato” che il Consiglio Comunale di Battipaglia abbia mai visto nella sua storia. Ma la cosa più oscena e’ il modo in cui viene presentata la nuova giunta a guida del “civico” ( la terza in meno di 2 anni!): ogni assessore e’ espressione di un consigliere. Non c’e’ più trattativa politica fra i partiti, ma ogni consigliere di questa maggioranza mette in vendita il proprio voto in consiglio, lo mette sul piatto della bilancia, in cambio di una poltrona in giunta, o di un posto di sottogoverno. E mentre avviene questo rivoltante mercimonio, i problemi della città incancreniscono: da mesi manca un assessore all’ambiente, un assessore ai lavori pubblici. Ma nessuno sembra farci caso,tale la sete di potere. Tale lo sforzo per la puntuale applicazione del “manuale Cencelli”. Chi ridarà questo tempo perso ai battipagliesi? L’amministrazione Santomauro è politicamente morta! forse troveranno, ancora, la quadratura per continuare a “galleggiare”, ma il dato politico è evidente:Battipaglia non ha più una maggioranza che si riconosce intorno ad una proposta progettuale, ad un disegno della città del futuro. ci sono solo gruppi di potere tenuti insieme dal tornaconto e dall’interesse alla gestione quotidiana della “stanza dei bottoni”. Battipaglia non merita questo scenario triste e deprimente. Battipaglia va governata e indirizzata su un progetto ” altro” ed “alto”, che sappia porre al centro lo sviluppo economico, partendo dalle risorse immani che questo territorio può mettere in campo; che sappia porsi l’obiettivo della riqualificazione urbana e sociale per costruire una città più bella, più vivibile, nella quale diventi piacevole ritrovarsi. Una città, insomma, nella quale i battipagliesi possano identificarsi con orgoglio! Per fare questo, ormai, è diventato presupposto fondamentale, mandare a casa questa “brancaleonesca e multicromatica” maggioranza,”civico” in testa, ridare voce ai cittadini battipagliesi. Etica per il buongoverno, nonostante gli attacchi volgari, i tentativi di marginalizzarci, le provocazioni, continuerà la propria battaglia di denuncia delle “malefatte” di questa maggioranza , la propria azione di proposta tesa a dare voce a chi la voce, in questa città viene negata: quartieri, diversamente abili, anziani, bambini, lavoratori in lotta per i propri diritti,  associazionismo, donne mondo produttivo ecc.ecc. Etica continuerà a battersi per dare a tutti questi soggetti sociali la speranza che una Battipaglia diversa si può costruire.
Etica per il buon governo