Salerno: Progetto interculturale “Una finestra su Hebron”
Quest’anno la prestigiosa iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove “La scuola adotta un monumento” che si svolgerà a Salerno il 21/22 maggio, darà spazio e visibilità al segmento La Scuola adotta una Città . Salerno, parte il progetto “Il mondo ci ri-guarda: Apriamo una finestra su…” Promosso da Paola Valitutti dell’Associazione Erchemperto e Afrasiyab Centro Studi e Silvana Barbirotti della società Siforma – Servizi per la formazione, questo progetto è stato accolto e sostenuto dall’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Salerno Eva Avossa. Ogni anno verrà presa in adozione una città, su cui “aprire una finestra”, utilizzando il tema cultura. I Beni Culturali rappresentano una risorsa fondamentale e strategica per promuovere la conoscenza reciproca di diverse regioni del mondo e diffondere maggior consapevolezza della nostra comune appartenenza a un “patrimonio universale” che riguarda tutti. Sarà Hebron, cittadina della Cisgiordania, a sud di Gerusalemme, con il suo ricco patrimonio storico-artistico, la prima città in adozione. Parlare di città è parlare degli uomini e delle donne che la abitano. E’ un modo per parlare del loro futuro, che in molte città del mondo è a rischio. Nasce da questa riflessione l’idea progettuale il “Mondo ci ri-guarda” e la scelta di Hebron, “città di frontiera” nel conflitto israelo-palestinese. Uno scenario complesso, quello di Hebron nel già difficile contesto mediorientale, che va conosciuto e approfondito. Il progetto svolgerà, tra le sue azioni, un gemellaggio tra le scuole della cittadina palestinese e quelle salernitane.Obbiettivo: fornire una opportunità di scambio culturale tra le giovani generazioni in un’ottica di educazione alla pace, alla intercultura ed alla cittadinanza attiva.Come promotori del progetto ci siamo chiesti se oggi che il mondo arabo è in fiamme non sia fuori tempo e fuori luogo parlare di HEBRON piuttosto che di Tripoli o di Sana’à? In realtà non lo riteniamo affatto. Lavoriamo da tempo a questo progetto ed è nostra ferma convinzione che gran parte delle volte sia proprio il trascurare la quotidianità di molti conflitti, specialmente nel mondo arabo, che poi spinge la comunità internazionale a “interventi umanitari” a carattere militare piuttosto che ad un uso continuo della diplomazia e della Politica con la P maiuscola. Il caso palestinese è a parte perché qui è impensabile un intervento della comunità internazionale. Eppure il problema dei diritti umani in questa piccola porzione di territorio conteso è emblematico. Per educarci veramente alla non violenza dobbiamo conoscere di più, attivarci e non lasciare che sia l’emergenza del momento a monopolizzare in modo esclusivo la nostra attenzione. Ci sono focolai nel mondo arabo pronti ad esplodere, ma sono lì da anni, ogni giorno. Per costruire realmente un futuro di pace la domanda da porci è questa: è solo questione di chi occupa la prima pagina dei giornali ? “ieri” Kabul, oggi Tripoli, probabilmente domani Damasco… mentre di innumerevoli altre questioni non si parla . Proprio oggi che il mondo arabo è in fiamme rendere più visibili le violazioni quotidiane dei diritti umani “dimenticate” può essere la strada migliore per educarci alla non violenza e a renderci responsabili di una politica il cui linguaggio dell’ “intervento umanitario” non sia quello delle bombe lanciate dall’alto ma quello della partecipazione e della solidarietà che parte dal basso. Il progetto “Una Finestra su Hebron” si propone proprio di stimolare la partecipazione dal basso, coinvolgendo anche le Scuole Primarie. Abbiamo creato un partnership tra le scuole di Salerno e quelli di Hebron, che si sono scambiati dei lavori fatti dai ragazzi sul patrimonio culturale di ciascuna città e sulla loro vita quotidiana. La “Finestra” su Hebron si aprirà con una mostra, realizzata con i lavori dei ragazzi palestinesi che hanno l’opportunità di raccontarsi: riguardo sia alle bellezze dei loro luoghi sia alle difficoltà che incontrano quotidianamente a causa del conflitto. L’inaugurazione della mostra coinciderà con l’adozione congiunta, da parte delle scuole di salernitane e palesinesi della ciità di Hebron. Il nostro partner ad Hebron è una istituzione prestigiosa: la Hebron Rehabilitation Committee, ( HRC) una organizzazione palestinese che si occupa del recupero architettonico degli edifici della città. Walid Abu Alhalaweh è il Public Relation Director della HRC con lui abbiamo impostato il progetto, http://www.hebronrc.org/index.php?lang=en