Angri: Cafè Chantant all’Avanteatro
Ritrovarsi in un teatrino della Napoli della fine dell’800 ammaliati dalle canzoni napoletane scritte dagli autori bohemiene dell’epoca e cantate da sciantose e veraci interpreti, senza perdere di vista il carattere frivolo e un po’ osè degli spettacoli in cui tutto era un po’ sopra le righe. E’ questo l’intento del Cafè Chantat che si svolgerà alle Officine Raiola di Angri domenica 29 maggio alle 21,00 nell’ambito della Rassegna AvanTeatro. L’evento organizzato da Aldo Severino, noto anchorman dell’Agro con la regia di Carmine Lanzieri vede il coinvolgimento dell’orchestra diretta dal maestro Gianluigi Sorrentino, le coerografie artistiche e balletti sono affidate ad Evoluzione Danza e Teatro di Angri, direttrice del palco è Assunta Coppola Trinchera, mentre gli allestimenti scenici sono a cura di Gianni Patella. L’evento di sicura presa sul pubblico si snoderà senza perdere di vista i classici che hanno reso protagonista la canzone napoletana nel mondo. Importante il parterre di interpreti che si esibiranno in abiti di scena ed accompagnati dal vivo con particolari arrangiamenti musicali curati dallo stesso direttore musicale Gianluigi Sorrentino. E così si potrà assistere alle performance artistiche di Gina Giordano che rievocherà la celebre sciantosa Elvira Donnaruma, che dire poi del Guappo interpretato con le cosidette canzoni di giacchetta da Pino Rolly. Decisamente vibranti le interpretazioni di Pino Salerno che si rifà ormai da anni allo stile dell’indimenticabile Mario Merola, da non perdere le gag da macchiettista del simpatico attore Enzo De Vivo. Estensione vocale assicurata per Alfondo Padovano e dal giovane e già molto seguito Fabiano Morato che nella canzone Giuramento sarà accompagnato da Maria Di Bella, senza dimenticare le interpretazioni che saranno eseguite da Luciano Coppola. Non solo canzoni però, durante la serata si esibirà in una partecipazione straordinaria il noto cabarettista ed attore Mimmo Ruggiero che per un po’ vestirà i panni del grande Totò in un’interpretazione alquanto originale e da seguire tutto di un fiato. “Siamo particolarmente felici di mettere in scena questo spettacolo – dichiara Aldo Severino –e ci auguriamo che incontrerà il favore del pubblico per consentirci magari di esibirci nuovamente su altri palcoscenici”. Vitalità e verve assicurate dunque per uno spettacolo che ripercorre l’identità napoletana nella sua espressione più autentica.