Salerno Porte Aperte: RimeD’Argento

Artisti salernitani dell’argento, espongono in assonanza armoniosa tra loro in una collettiva di gioielli contemporanei dove i pezzi preziosi diventano parole tangibili e concrete fatte di materia, luce e pietre, disposte a formare frasi metaforiche di un linguaggio che va oltre la scrittura per ornare il corpo e l’anima. L’esposizione ha l’intento di animare con un evento culturale di qualità un sito storico salernitano in seno alle manifestazioni “Salerno Primavera Festival” e “Salerno Porte Aperte”. Vuole dare luce e visibilità al design del gioiello contemporaneo, settore emergente con potenzialità tali da poter espandersi e legarsi al nome della città, mettersi al passo con altri ambiti artistici già affermati e tipici del territorio (ceramica) e diventare un elemento trainante dell’economia e del turismo di Salerno; mettere in risalto l’identità dei singoli artisti offrendo loro la possibilità di affermarsi ulteriormente ed essere conosciuti dalle Istituzioni e dalla collettività; creare un appuntamento fisso, aperto in futuro ad altri designer, itinerante, per esportare al di fuori dei confini cittadini l’eccellenza del design contemporaneo di gioielli “made in Salerno. Una sezione della Mostra RIMED’ARGENTO 2011 ha per tema la “Parola”, matrice feconda dello spirito, declinata nel canto e nella Poesia di Alfonso Gatto. La prima edizione di questa rassegna non poteva non rendere omaggio allo spirito più alto della città che la ospita, a colui che meglio di tutti ne ha colto nei suoi versi l’essenza solare e malinconica. I gioielli di Claudia Parrilli, Deborah Napolitano, Paola Siciliano e di Donatello Amabile, esaltati negli scatti di Maria Cauciello, punteggiano di luce l’aula della Chiesa di S. Gregorio, ora Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, sede generosamente concessa dalla Soprintendenza BAP grazie alla sensibilità del Soprintendente Gennaro Miccio e della Dott. Maria Pasca, direttrice del Museo. La mostra è patrocinata dal Comune di Salerno e dall’ Ente Provinciale per il Turismo. Nodi di corde e di filigrana d’argento, intrecci materici di suggestioni e metalli preziosi, gioie brunite al sole ed intarsiate dalla salsedine, vele satinate, flutti di verdi riflessi metallici. Gioielli come versi sciolti. Versi autoctoni, nati a Salerno. Salerno in versi è Alfonso Gatto. “Salerno rima d’inverno, Salerno rima d’eterno, o dolcissimo inverno”. Una città evocata, per assonanze, da Claudia, Deborah, Donatello e Paola, tra citazioni poetiche ed ispirazioni, liberamente tratte da quella quotidianità che il poeta salernitano ha saputo cogliere guardando alla sua terra, cantando il disincanto .Io so che nulla si consuma, e profumo di mura e vecchie notti / un vento solitario come ardendo nelle donne trabocca./ Le rovescia nella polpa degli occhi il solleone./ Anneriscono ardendo, lo spiraglio delle notti festose, il brulichìo / dei gioielli di voto in un biroccio di sonagli dirupa.

( da Alla mia terra )