Se solo Zuckerberg tacesse…
Se c’è un essere umano la cui visibilità risulta essere non solo del tutto inutile (se è per questo l’elenco è infinito…), ma gravemente lesiva in termini di condizionamento e di esempio proposto, quello oggi è il noto fondatore di Facebook: Mark Zuckerberg. So perfettamente che in molti lo considerano geniale, un ragazzo che ha avuto una brillante trovata e che ha saputo sfruttarla bene, su questo si può anche concordare, anche se il tempo, da gran giustiziere che è sempre stato, dimostrerà che Facebook è la più grande disgrazia sociale dei nostri tempi. Il geniale Zuckerberg ora è di nuovo sotto i riflettori per l’ultima trovata di cui, ovviamente, ha sentito il dovere di informare il mondo intero: vuole diventare vegetariano. Non subito, però. Il giovane in questione, pare difetti notevolmente di pietas, per cui ha deciso di uccidere personalmente gli animali che mangerà al fine di svegliare la coscienza animalista che “preme” dall’interno della sua anima e raggiungere il traguardo del vegetarianesimo. Il nostro “eroe” dimentica che non si cava il sangue dalle rape, per cui è difficile trovare ciò che non c’è. Nella sua “nobile” ricerca, il creatore del social network ad alto tasso di dipendenza, si diletta ad uccidere capre e maiali, perfino un koala, di cui poi nutre il suo indispensabile essere. Da vegetariana che mai ha avuto, ma nemmeno nei più bui angoli della mente ha nascosto, il desiderio di togliere la vita ad alcun essere vivente, resto semplicemente disgustata. Disgustata dalle motivazioni di quest’essere disutile, che nulla di buono ha fatto in vita sua e nemmeno lontanamente si vergogna di offendere migliaia di suoi simili che, pur difettando del suo “genio”, alla conclusione che una vita vissuta senza cagionare sofferenza è più etica della sua. Sicuramente Zucckerberg troverà, nel nutrito convivio di nullafacenti che ha determinato a compattare, un sostegno più che valido. Sicuramente nasceranno gruppi di fan di questa ennesima offesa alla più elementare decenza. Tra pochi anni, quando la dipendenza da Facebook si sarà manifestata in tutta la gravità che ora è nota in particolare a chi si occupa di tematiche sociali, Zuckerberg verrà degnamente ricordato. Oggi si può osservare che senza le sue performances il mondo sarebbe un filo migliore.
Un piatto del tutto vegetale che ingannerebbe un non vegetariano sono i falafel. Accomunano Israeliani e Palestinesi al di là delle sanguinose controversie dovute alla bassa politica, visto che, di fatto, gli uomini buoni sanno già convivere da oltre mezzo secolo. Il creatore di Facebook pensa di passare alla storia con la sua creatura cattura dati personali e con queste dichiarazioni ridicole? Buon per lui se lo pensa. Vantarsi di una uccisione fa male alla coscienza di ognuno, anche se è un animale la vittima. Va bene che la chiesa per secoli ha considerato gli animali come esseri senza sensibilità asserviti all’uomo … Ottimo il suo articolo e soprattutto le sue scelte alimentari che condivido.
Sara
Gentile Sara, ha proprio uno pseudonimo simpatico. I falafel sono buonissimi, ma anche l’impasto da cui si ricavano mangiato crudo è delizioso, e non è fritto. Grazie per il commento, che apprezzo molto nel messaggio di invito alla condivisione di valori che accomunano oltre le differenze. Facebook ha, come tutti gli strumenti, lati positivi, anche se io vedo prevalere quelli negativi. Il soggetto che lo avrebbe creato è totalmente negativo come modello, ma l’ultima uscita sul vegetarianesimo proprio è assurda. Tra le altre cose, aggiungo che non mangiare carni è strettamente correlato all’aggressività…
Cordialmente
Giovanna