Cava de’ Tirreni: Pdl, riflessioni di Del Vecchio
Non si può ignorare il preoccupante dato nazionale e provinciale emerso dalle ultime consultazioni amministrative assolutamente negativo per il Popolo della Libertà; l’elettorato ha operato nella maggioranza dei comuni italiani una scelta ben precisa in favore di una classe dirigente diversa da quella attuale avulsa dagli obsoleti schemi dei partiti e tesa a sviluppare una cultura civica dove il cittadino sia un soggetto attivo e non passivo delle scelte intraprese dalle istituzioni. Tale dato impone anche al Pdl di Cava de’ tirreni e alla nostra maggioranza consiliare un momento di riflessione e di analisi politica che deve vedere necessariamente conivolti anche i vertici provinciali del nostro partito di maggioranza, se si vuole che il tsunami elettorale che si è abbattuto non metti in serio rischio i già precari equilibri esistenti in amministrazione; analisi dell’attuale momento politico necessaria, anche per cercare di capire se le ragioni di questa sconfitta elettorale siano riconducibili ad un trend nazionale negativo o siano, invece, figlie anche di scelte politiche sbagliate operate dai vertici sul nostro territorio, che non andrebbero ripetute ma assolutamente corrette e riviste per consentire una rapida inversione di rotta di cui ha bisogno anche la nostra città. E ciò perché è giunto veramente il momento di ripartire con senso di responsabilità, anche facendo autocritica per recuperare al nostro interno quella fiducia e serenità che ultimamente sono venute a mancare. E’ necessario dopo un anno di consiliatura rodare e mettere a punto la nostra squadra, anche ripartendo da zero, con regole chiare e certe per mettere fine una volta per tutte ad un clima di veleni e di astio che sta vanificando tutti gli sforzi che la nostra amministrazione mette in campo nell’interesse esclusivo della comunità. E’ in gioco la nostra credibilità prima di uomini e poi di nuova classe dirigente che i cittadini cavesi hanno premiato con largo consenso, ritenendoci degni e all’altezza di amministrare la nostra città all’insegna di quel vento di cambiamento che noi abbiamo fortemente voluto. Occorre prendere consapevolezza che la nostra città è stanca di aspettare altre stagioni politiche all’insegna della rinascita e del rilancio perché lunghi e penosi sono stati gli anni in cui le aspre lacerazioni e le divisioni interne hanno determinato il fallimento delle due precedenti amministrazioni. Non nascondo il disagio politico che ho vissuto in questi mesi di vita amministrativa tanto che più volte ho pensato di rassegnare le dimissioni da consigliere comunale, ma più forte di me è stato il senso di responsabilità e l’impegno civico che ho assunto con la città. Di qui il mio appello costruttivo all’unità, cercando di recuperare anche chi della maggioranza ha assunto posizioni di aspro dissenso e di dura critica nei confronti della nostra azione amministrativa, unità che, pero, va coniugata imprescindibilmente con il rispetto della condivisione di tutte le scelte che l’amministrazione opererà d’ora in avanti nel segno di una acquisita e nuova maturità politica.
Del Vecchio, è tutto chiaro anche a Cava. E’ esploso il PDL. La favola Cirielli è stata una meteora. Ora sarà solo parabola discendente, e tu sei uno dei pochissimi che si impegna seriamente, ma purtroppo è troppo poco. Qui noi commercianti, siamo tutti molto scontenti. Vogliamo politici non preti che chiacchierano solo.