Salerno: al Rotary “Le donne del Risorgimento” con Anita Garibaldi
Al Rotary Club Salerno Duomo, il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con Anita Garibaldi pronipote di Giuseppe ed Anita Garibaldi, tra ricordi, in una mostra d’epoca. Una serata dedicata a tutti i soci dei due clubs, sul tema “Le donne nel Risorgimento” intendendo così dedicare la serata a tutte quelle donne che con la loro opera, spesso occulta, hanno operato al fianco dei loro uomini affinché l’Unità d’Italia diventasse una realtà. “Una memoria storica di cui sono assetate le nuove generazioni- ha commentato la Garibaldi- e che costantemente si pone interrogativi. Nelle scuole in cui mi reco, frequenti le domande dei discenti sulla figura dell’eroe dei Mille. Tasto un senso patriottico notevole in giro, soprattutto tra la gente, ma non dall’alto dei Palazzi! I miei ricordi? Mio nonno Ricciotti, mi rammentava Caprera. Mia nonna, vittoriana, mi ha tramandato valori ed educazione rigida. Oggi, la mia vita, si muove all’unisono con la Fondazione Garibaldi, che ha sede a Roma, con svariate iniziative che persegue. Credo che ancora nel mondo esistano tanti esempi di coraggio: basta guardare al Nord Africa! I nostri predecessori hanno accettato di tutto per l’amor di patria, che non è uno sterile tricolore. Credo che oggi i giovani abbiano bisogno di punti di riferimento autorevoli, d’ideali, valori. Il mio bisnonno aveva pensato di voler fare l’Italia con la cultura, non con le baionette: a tale scopo aveva puntato attenzione anche sugli enti locali, capaci d’incarnare istanze territoriali. <<Non pensate a ciò che l’Italia può far per voi, ma a ciò che voi potete realizzare per l’Italia>>, il suo motto ch’è stato ben incarnato anche in Usa. Oggi, delle camicie rosse, i discendenti, garibaldini a cavallo e Cri garibaldina, Società di Mutuo Soccorso, insomma tante organizzazioni che portano il nome di Giuseppe. Hanno tentato di farlo fuori come no: ma non ci riusciranno mai, perchè nell’eroe di Caprera, i sogni e la realizzazione di ogni uomo anche sotto l’aspetto dei sentimenti, grazie alla sua fedele compagna Anita, che condivise con lui vita ed ideali.”