Salerno: Arma tre arresti per estorsione
Nella tarda serata del decorso 10 giugno, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Salerno hanno tratto in arresto tre persone colte in flagranza di tentata estorsione in danno di un editore. La vittima, organizzatrice e promotrice di una esposizione di materiale editoriale che da qualche giorno ha luogo nei pressi del Complesso Monumentale di Santa Sofia, nel centro storico cittadino, è stata avvicinata nottetempo da due giovani in sella ad uno scooter che, con fare spregiudicato e con atteggiamento gravemente intimidatorio, hanno prospettato la concreta possibilità che potessero verificarsi dei “problemi” o che potesse “accadere qualcosa” alle strutture dell’esposizione e pertanto, per garantirsi la loro “protezione” avrebbe dovuto far avere al gruppo la somma di 600 €. Il giorno seguente il gruppo di balordi, tutti residenti nel centro storico, che si vantavano del fatto che la “zona era sotto il loro controllo” e che per lavorarci chiunque sarebbe stato tenuto a comprare la loro protezione, hanno aumentato la pressione sulla vittima venendo palesemente notati più volte anche dagli altri componenti lo staff organizzativo, creando così un clima inquietante avvertito da tutti i partecipanti all’evento. Avuta notizia di quanto stava accadendo, i Militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Salerno hanno, con discrezione e professionalità, di iniziativa presidiato l’area allo scopo di monitorare la presenza di eventuali soggetti pregiudicati ed identificare così gli autori dei fatti. Individuati con certezza i primi due del gruppo, che nel frattempo continuavano a farsi vedere in zona, i Militari sono passati all’azione per stringere il cerchio intorno agli estorsori e nel contempo precludere loro eventuali vie di fuga. Dopo aver ancora una volta avvicinato la vittima avanzando le illecite pretese, è scattata la trappola predisposta dai Carabinieri che, in una cornice di sicurezza volta a garantire l’incolumità dei numerosi presenti, in modo fulmineo, hanno bloccato i primi due tre che si identificano Salvatore Vinciguerra, trentacinquenne con piccoli precedenti e Antonio Salzano, trentenne incensurato. Nel corso della notte, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia e dirette dal Procuratore della Repubblica Dr.Franco Roberti, è stato fermato quello che a tutti gli effetti può considerarsi il “capo” del gruppo, Vincenzo Persico, ventiquattrenne pregiudicato, figlio del noto boss Ciro attualmente detenuto. Sono al vaglio degli investigatori le posizioni di altri quattro giovani della zona allo scopo di chiarire il loro eventuale ruolo nella vicenda. Non si esclude che i tre possano in passato essere stati gli autori di atti ed episodi intimidatori in danno degli organizzatori di manifestazioni come quella presa di mira nella vicenda in questione. Gli arrestati sono stati assicurati alla giustizia e tradotti presso il carcere di Salerno Fuorni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.