Salerno: l ’Ordine dei Medici scrive al Prefetto e a Bortoletti

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha esaminato la situazione complessiva della Sanità in provincia di Salerno. E’ emerso un quadro allarmante con situazioni in alcuni casi drammatiche. Ci sembra doverosa una premessa, forse superflua, per chi conosce l’atteggiamento che caratterizza da sempre l’azione di questo Ordine Professionale. Negli anni scorsi siamo stati critici severi della gestione della sanità da parte della Giunta Regionale della Campania che non è stata capace per decenni di dotarsi di un vero Piano Sanitario, ad eccezione della legge n. 2 del 1994, una buona legge purtroppo non applicata in molte sue parti. La legge n. 16 del 2009 è stato il tentativo, forse non adeguato, certamente tardivo, di rispondere al patto di stabilità sottoscritto con il Governo e tradotto nella delibera 460. Le continue e persistenti inadempienze hanno portato al Commissariamento della Regione Campania per il settore Sanità, con la nomina a Commissario dei Presidenti della Regione, prima Bassolino, oggi Caldoro. Benissimo. Il fatto che la gestione precedente sia stata fallimentare, con le drammatiche conseguenze che si stanno verificando in questo periodo, non deve diventare oggi un alibi per non adottare provvedimenti straordinari. Vi sono situazioni di alcuni ospedali che richiedono interventi di emergenza. A Vallo della Lucania, per esempio, sono a rischio di chiusura, a brevissimo tempo, strutture fondamentali per l’emergenza, come l’UTIC (Unità Coronaria ed Emodinamica) e la Neurochirurgia (che tra l’altro fanno parte integrante della rete dell’emergenza previste dal decreto n. 49/2010). L’organico del personale, per trasferimenti o altro, si è ridotto ad un numero assolutamente incompatibile con l’erogazione degli essenziali livelli di assistenza. Eboli, Polla ed altri non sono da meno. Abbiamo fatto alcuni degli esempi più eclatanti, che non sono naturalmente i soli, perché la situazione è, ripetiamo, esplosiva. Il Consiglio dell’Ordine non vuole fare in questo momento l’elenco dettagliato dei problemi che affliggono la sanità della nostra provincia, a cominciare dal 118 (situazione scandalosa, su cui abbiamo più volte inutilmente richiamato l’attenzione dei Direttori Generali e dei vari Commissari che si sono succeduti) vuole invece inviare un fermo e responsabile invito ai Dirigenti dell’ASL di Salerno, in primis al Commissario Col. Dr. Bortoletti e alla Dott.ssa Caropreso, perché adottino, di intesa con la Regione, provvedimenti straordinari. Conosciamo i limiti imposti dal patto di stabilità, che non consentirebbe neppure di attivare il turn-over previsto dalla finanziaria e le difficoltà nella stabilizzazione dei precari (che pure va risolta in tempi brevissimi). Qui siamo in piena emergenza, aggravata dalla stagione estiva ormai iniziata. La situazione economico-finanziaria ereditata non può nascondere il fatto che qui è in gioco, senza retorica, la salute della comunità. Il Consiglio dell’Ordine confida che vengano attuati senza indugi interventi risolutori, anche se parziali, in attesa di varare un programma più adeguato. Il dissesto economico dell’Asl di Salerno non deve essere pagato dagli incolpevoli cittadini. Si deve prospettare alla Regione un programma che, senza rinunziare al necessario rigore e alla lotta agli sprechi, e aggiungiamo, senza le furbizie tradizionali, diluisca le scadenze del patto di stabilità e consenta interventi straordinari in modo da pervenire in tempi altrettanto certi, ma non iugulatori, all’auspicato risanamento, assicurando al tempo stesso i livelli minimi assistenziali. Per un’azienda manifatturiera questo sarebbe il “pareggio” dei conti, ma la salute, oltre che un costo, ha, direbbe Kant, dignità. Cordiali saluti.                                                                                                              IL PRESIDENTE                                                                                                                                               (Dott. Bruno Ravera)