Portici: vittime innocenti di criminalità, al Comune assunto il fratello di Taglialatela
Oggi 27 giugno 2011, il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo ha proceduto all’assunzione a tempo indeterminato nell’organico del Comune di Stanislao Taglialatela, fratello di Claudio, barbaramente ucciso il 9 dicembre 2003, in quanto familiare di una vittima innocente di criminalità. Erano presenti i genitori della vittima, una folta delegazione di familiari delle vittime innocenti di criminalità guidata dal presidente del Coordinamento regionale Lorenzo Clemente, i referenti regionali di Libera Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese, il presidente e il segretario generale della Fondazione Pol.i.s., rispettivamente Paolo Siani ed Enrico Tedesco. “Oggi si realizza un momento di fondamentale importanza, che noi tutti condividiamo con gioia”, ha affermato Paolo Siani, ringraziando il sindaco e l’amministrazione comunale di Portici. “L’assunzione di Stanislao Taglialatela in quanto familiare di una vittima innocente della criminalità testimonia che anche nei nostri territori esistono delle buone pratiche amministrative”, ha aggiunto Siani. “L’assunzione per chiamata diretta è prevista dalla legge e tutto ciò che è previsto dalla legge si può e si deve fare. Questo è un aiuto concreto ai familiari delle vittime di criminalità. Speriamo che anche altre amministrazioni seguano l’esempio di Portici”, ha concluso Siani. Sulla stessa lunghezza d’onda Lorenzo Clemente: “E’ fondamentale che vengano sensibilizzati tutti i 551 comuni della Campania, la normativa sul collocamento obbligatorio è per noi di primaria importanza”. “Oggi si contrappongono due facce della stessa medaglia”, ha invece sottolineato don Tonino Palmese. “Da un lato c’è questa significativa esperienza di prossimità ai familiari delle vittime del comune di Portici, dall’altro una lentezza esagerata a livello nazionale e non solo locale nel mettere in moto tutti i meccanismi politici possibili che superino le lacune legislative in materia di aiuto alle vittime, soprattutto a quelle colpite dalla criminalità comune. Il nostro è un territorio in cui il confine tra criminalità organizzata e criminalità comune è piuttosto sottile: esiste in realtà una sola forma di criminalità, il distinguo della giurisprudenza in materia non è reale”. “Non siamo di fronte ad un momento celebrativo ma gettiamo le basi per un impegno ancora più concreto”, ha anticipato Enrico Tedesco. “Da una parte, la Fondazione Pol.i.s. e l’ANCI si impegnano a sensibilizzare tutti i sindaci della Campania. Dall’altra parte, abbiamo già preparato un’ipotesi di proposta di legge che affideremo ai parlamentari campani affinchè sollecitino le due Camere alla realizzazione di una normativa più efficace a tutela delle vittime della criminalità comune”. Ha chiuso l’incontro un commosso Stanislao Taglialatela: “Oggi ha vinto la Fondazione Pol.i.s. e tutti coloro che quotidianamente si impegnano nel versante della legalità”.