USB Salerno partecipa a “Verso Salerno Bene (I) Comune (I)”
Ieri sera, fino alle ore 21, a Salerno nella Piazza Caduti di Brescia del quartiere Pastena, si è svolta la prima assemblea pubblica per la costruzione di un movimento di base a difesa dei BENI COMUNI di Salerno e della sua Provincia. Tanti i cittadini, molti i militanti sociali e sindacali, che hanno preso la parola e che hanno affrontato i tanti diritti depredati al bene comune. A cominciare dal trasporto pubblico locale è intervenuto il collettivo di cittadini e studenti che in questi mesi si sono organizzati e mobilitati per denunciare i tagli alle corse in città e in provincia, tagli che mettono a rischio centinaia posti di lavoro. “Giù le mani dal trasporto pubblico è il grido che è stato portato al Prefetto di Salerno il primo luglio e che il 4 luglio ha accompagnato la protesta degli autisti del CSTP e della SITA, ancora in lotta in queste ore per difendere occupazione, qualità e quantità dei servizi. La sanità, la gestione e il trattamento dei rifiuti, l’istruzione, la casa, il reddito, il lavoro e il non lavoro, la precarietà e la disoccupazione, la solidarietà al popolo palestinese e ai militanti di FREEDOM FLOTILLA, la difesa e la vigilanza del grandioso risultato dei referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua e di tutti i servizi pubblici locali. Questi sono stati alcumi temi affrontati nella discussione pubblica. Eppoi la manovra economica (contro cui USB Pubblico Impiego ha indetto uno sciopero nazionale il 15 luglio) che in modo irresponsabile ipoteca il futuro di tutto il paese, non prevedendo un euro per sviluppo e crescita, per i giovani contro la precarietà ma invece fa pagare i dictat “economici” dell’Unione Europea a soliti cittadini, quelli più deboli e già fortemente tartassati: lavoratori e pensionati. Ispirandosi ad altre esperienze militanti, si è confermata la volontà comune di proseguire nella costruzione di questo movimento che provvisoriamente si chiama “verso Salerno Bene Comune” affinchè si possa concretizzare un soggetto sociale capace di aprire vertenze reali con le istituzioni locali quali i comuni, a partire da quello capoluogo (giunta de Luca), la Provincia di Salerno (giunta Cirielli) e la regione Campania (giunta Caldoro). Con questa prima assemblea pubblica abbiamo voluto esercitare sovranità su una piazza per dare voce ai cittadini che fuori dale campagne elettorali smettono di essere chiamati dai politici e dai partiti. La difesa dei beni comuni passa proprio attraverso pratiche di azioni sociali dirette, pratiche comuni dalla Val di Susa alla Sicilia, che hanno avuto nei milioni di si referendari la rappresentazione cristallina di un sentire maggioritario. Per condividere i temi dell’assemblea e per proseguire nell’allargamento dello spazio pubblico di “verso Salerno Bene Comune”, rilanciamo confronto e discussione per decidere come costruire una contrattazione generalizzata delle decine di vertenze/resistenze esistenti in città e in provincia. Uno spazio pubblico indipendente che sappia mettere al centro i beni comuni e il diritto al reddito per tutti e tutte. Pertanto invitiamo le associazioni, le reti sociali e studentesche, le realtà sindacali, i comitati di quartiere, i movimenti territoriali che hanno sostenuto la battaglia per l’acqua pubblica e contro il nucleare, ad un confronto pubblico anche con gli amministratori locali che intendono ascoltare e non decidere sulla testa di sudditi disponibili.