L’angolo del cuore con Francesco Terrone: “Eternità della vita”
Una lettura superficiale farebbe giudicare Francesco Terrone un poeta tardocrepuscolare, un viatore notturno preromantico, cha canta romanze ispirate da un amore infelice. Invece è solare, o prevalentemente tale. Ma siccome il sole, come la luna, immancabilmente tramonta, ecco allora lo specchio di un animo generoso, tenero e fanciullo trasformarsi in crepuscolarità. Sono le prime ombre della sera, la cui vaghezza acquisterà i lineamenti della buia profondità notturna nel brevissimo volgere di una o due ore.
Eternità della vita
La gioia più bella/che un uomo/può vivere/è stringere/la mano/di un bambino/e scambiare/con esso/un sorriso/di serenità/e di pace./Se poi/quel bambino/è tuo figlio/senti che/quella mano,/quel gesto/d’amore/è la vita/che ti dona/l’eternità/della vita…
Francesco Terrone da “L’alfabeto dei sentimenti”