San Mango Piemonte: un giorno nel Parco Nazionale d’Abruzzo
Arriviamo la sera di mercoledì 20 luglio, fa caldo, siamo stanchi, ci fermiamo sul lago di Scanno, faccio la solita battutaccia scema “gli orsi si vedono”, la domanda non viene recepita come semplice battuta, la sera prima, mi rispondono, un esemplare è stato visto avvicinarsi all’agriturismo e allontanarsi all’abbaiare dei cani, l’esemplare proveniva dalla Valle Silvana proprio di fronte. Andiamo a dormire con la speranza di sentire abbaiare i cani. Giovedì 21 luglio ore 5.30: mi sveglio e parto, destinazione la Valle Silvana. Nel vallone salendo vedo tre baracche costruite di recente: lamiere, filo spinato, ciarpame, bidoni e materiale di deposito, tutti accatastati disordinatamente. Salgo ancora il silenzio è irreale ma la speranza di un incontro resta vana. Scendo e incontro altri turisti, mentre parliamo alle 7.45 udiamo distintamente una fucilata proveniente dallo stesso posto dove ero stato poco prima. I sorrisi sulle facce dei locali sono eloquenti “fanno bene a sparargli, fa danni, pensate che addirittura qualche tempo fa è entrato nel pollaio e mi hanno ucciso tutte le galline (specifica otto e un tacchino)”.Mi unisco al coro pecoreccio “ma sì fanno bene i locali ad ucciderlo”, ormai sono uno di loro e tutti si sbilanciano. Mi dicono che l’anno scorso a Biseglie ne hanno uccisi due, in più la femmina vista l’anno scorso con i tre cuccioli per le strade di Scanno e filmata di notte con i tre cuccioli (vista su Internet e sulle reti TV) pure è stata uccisa, i tre cuccioli no, mi dice un’altra persona del luogo minuziosamente informata sui fatti.L’altra sera un grosso esemplare era qui lungo il lago (ma questo già lo sapevo) mi fingo scettico, per convincermi mi fanno vedere un grosso escremento che sta ancora lì ai margini della strada, lo fotografo; “ma rimborsi per i danni vi arrivano o come al solito a voi poveri cristi non vi danno niente?” ribatte il sottoscritto. La risposta è imbarazzante, i rimborsi li hanno però “sai com’è….lo sdegno, le galline morte, la rete rotta”.Non c’è la faccio più, mi qualifico come esponente di Altura, associazione naturalistica e ribadisco che per il sottoscritto la presenza dell’orso in quella valle è un’eccellenza non un problema come argomentano i presenti, inoltre non capisco come trenta orsi (stima di tutta la popolazione dell’orso marsicano), distribuiti su tre Regioni (Abruzzo, Lazio e Molise), possono fare tutti questi danni. Lascio l’allegra combriccola, pago i nostri albergatori attenti e vigili ai cospicui danni provocati da questi feroci mostri, un po’ meno attenti quando nell’intascare il conto (a nostro avviso esagerato) “dimenticano” di rilasciarci la ricevuta fiscale. In fondo anche noi turisti amanti della natura come gli orsi con questa politica finiremo con lo sparire da queste valli.
Il Delegato Regionale di Altura Achille Cristiani