Salerno: Lungomare…turistico?
Capita che, nel guardare l’estate in città, attraverso gli specchi non deformati d’un turismo che vanta bellezze naturalistiche a tuttocampo, la tavola salina rimandi un aspetto tutt’altro che edificante. L’acqua sporca, le bolle in superficie, lo scarico di rifiuti, con un ampio repertorio di bottiglie in plastica, scarti fognari e perfino lines galleggianti, faccia storcere il muso e scuotere il capo nel rimpianto d’una Salerno che fu, dal mare pulito, con tanto di autorevoli punti di riferimento balneari: dalla zona Porto, al Molo. Oggi, la città, implora un drastico intervento alla balneazione, che puntualmente spinge all’esodo verso mete alternative. “Col nostro mare, dobbiamo ricoverarci in Calabria o nel Cilento”- esclama più di qualche passante sul Lungomare, che snoda immigrazione e topi! Infatti capita che, puntualmente, i ratti salgano e scendano dagli alberi con molta disinvoltura, a scapito degli stessi tranquilli viaggiatori serali. Di quanti, cioè, amano ancora passeggiare su quello ch’è un balcone accanto al mare, un Lungomare che da Piazza della Libertà, a Piazza della Concordia, pretende occasioni propizie turistiche. M, lo stato in cui versa il nastro d’asfalto, strizzante l’occhio alle mercanzie senegalesi o alle bandane salva sole, perplessizza! Di tutto, di più! Anche la fiera della vanità giovanile, per qualcuno che ama sfoggiare, presso l’antico Bar Nettuno, l’ultima t-shirt griffata o i jeans alla Capri. In più, quel tocco magico che bar e tavolini, così come si conviene alle city di rispetto, riversano in strada nella bella stagione, tra granite succose e bibite analcoliche. Tra cialde affogate nella panna e caffè rigorosamente schiumati. Un Lungomare selvaggio, per degli aspetti, se lo si scorcia al di sotto delle panchine rifatte e della pavimentazione modernizzata. Il problema dei ratti, però, rende insicuri anche i bambini, con biciclette e tricicli, come le neo mamme, con passeggini scoperti. E’ da tempo che l’allarme è stato lanciato! Un battage allertante l’amministrazione comunale, affinchè si possa fruire di un luogo sicuro, sotto ogni profilo, specialmente igienico…!E se l’attenzione resta alta, da parte delle Forze dell’Ordine, per la mole immigrata, incollata alla bottiglia sulle panchine di Piazza della Concordia, accanto a qualche clochard di passaggio, lasciandosi andare anche ad alterchi degeneranti spesso e volentieri, quello dei topi permane un problema a tappeto, che non accenna a soluzione di sorta. Il mare, l’asfalto: i bar, gli stand nel sottopiazza della Concordia…tra una fiera e l’altra, prima che il calderone delle opere per il Santo Patrono faccia sfoggio di sè, ci si augurerebbe il rinvenimento d’una soluzione drastica derattizzante!La città, la merita!
Una sera di questa bella estate stavo passeggiando sul bel lungpmare erano verso le ore 24….e cmminando… camminando…
i miei occhi vedono tutto in negativo, nella città chiamata :GIARDINO….
– Topi a centinaia…..
– Abisivi che vendono di tutto…
– Extra comunitari(donne) che si lavavano le parti intime alle fontanelle di Pza Concordia
sempre extra comunitari che dormono sotto i ponti del fiume Irno
e dietro hotel Salerno.
w la città giardino.