Laureana Cilento: Comunità Montana, richieste risorse aggiuntive

  Una richiesta di risorse aggiuntive per la tutela del territorio e il conseguente mantenimento dei livelli occupazionali. E’ stata avanzata dal presidente della Comunità Montana “Alento-Montestella” Emanuele Giancarlo Malatesta. “Abbiamo inviato la richiesta alla Giunta regionale – spiega il presidente – per portare a conoscenza degli amministratori le gravissime difficoltà del settore forestale e della salvaguardia del territorio con dirette, drammatiche, conseguenze sul futuro occupazionale di un rilevante numero di lavoratori a tempo indeterminato”. Nei giorni scorsi c’era stato un tavolo tecnico nella sede della Comunità Montana a Laureana Cilento con le organizzazioni sindacali di categoria per agire insieme a risolvere questa vicenda: “Dopo di allora – continua Malatesta – abbiamo deciso di far conoscere nello specifico ai nostri amministratori regionali le conseguenze pratiche dei tagli operati al piano di forestazione 2011”. In effetti con la delibera di Giunta regionale dello scorso 19 luglio sono stati stanziati 80 milioni di euro contro i 92 milioni di euro ipotizzati dalla cabina di regia e a fronte dei 104 milioni di euro che sarebbero indispensabili. “In assenza di diverse disposizioni da parte della Regione – denuncia Malatesta – si rende di fatto impossibile garantire il tempo indeterminato per l’anno 2011 ai 142 lavoratori idrualico forestali attualmente in servizio. Il fabbisogno delle risorse aggiuntive di cui avremmo bisogno è di 1.300.000 euro”. Se non ci muove per tempo quindi non c’è altra via che eliminare il tempo indeterminato dei lavoratori forestali e “obbligatoriamente – precisa il presidente – ricorrere alle procedure di licenziamento per mancanza di copertura finanziaria”. Per scongiurare quella che è una vera e propria sciagura per il territorio occorre reperire risorse economiche certe per circa 11mila giornate lavorative: “Questi operai tra l’altro – chiosa Malatesta – sono già da alcuni mesi senza stipendio determinando così uno stato di agitazione continuo con gravi ripercussioni sul regolare svolgimento del servizio”. Alla situazione di crisi determinata dal minor gettito monetario trasferito dalla Regione alla Comunità Montana si è aggiunto anche il mancato spostamento delle risorse provinciali già assegnate e il mancato finanziamento dei progetti dei bandi PSR: “Siamo in una situazione di non ritorno – conclude Malatesta – è il momento che ci siano immediate decisioni positive sia per i lavoratori coinvolti direttamente nella vertenza sia per il territorio che non può sopravvivere senza il fondamentale servizio di forestazione”.