Salerno: Soprintendenza, musei aperti a Ferragosto
La Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, comunica che resteranno aperti anche il giorno di Ferragosto (15 agosto 2011) il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana (orario 9.00/13.00) e la Certosa di San Lorenzo a Padula (orario 9.00/19.00). Il Museo Virtuale si trova nel centro storico di Salerno, in via Mercanti 74, l’ingresso è gratuito. Nato dalla trasformazione e dall’ampliamento del Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana, realizzato nel 1993 dalla Soprintendenza rivivono, in un racconto coinvolgente e interattivo, essenziale ma rigoroso i temi e i protagonisti di quella gloriosa pagina che, negli anni immediatamente seguenti al Mille, vide Salerno al centro del rinascimento scientifico dell’Occidente. Snodo importante di traffici culturali e commerciali, Salerno, capitale longobarda ben radicata nella cultura classica, raggiunse nell’elaborazione scientifica espressioni di libertà e di apertura culturale di respiro internazionale. Qui, attraverso lo studio delle fonti autorevoli della medicina classica e di quella araba e attraverso l’attività medica praticata ed insegnata da monaci e da laici, si definì quel sapere scientifico che poneva al centro della filosofia l’uomo con la sua salute, le sue regole e la sua armonia con la natura. La tradizione medica salernitana trae appunto la sua origine dal sincretismo culturale che caratterizzò il Mezzogiorno d’Italia durante il Medioevo e che costituisce anche nel museo l’avvio della narrazione: la ricostruzione stereoscopica della cappella palatina di S. Pietro a Corte, fulcro della vita religiosa e civile della città a partire dall’ VIII secolo, quando fu costruita da Arechi II nel suo palazzo principesco. Il teatro virtuale, attraverso una sceneggiatura specificamente ideata, ne sottolinea la centralità, mentre rappresenta simbolicamente l’incontro di due mondi lontani. Un’attenta ricerca tra preziosi codici medioevali, conservati nelle più importanti biblioteche italiane ed europee, ha fornito il ricchissimo corredo iconografico della narrazione che si snoda, piana e fruibile, tra spettacolarizzazioni e miniature animate. I visitatori, invece, che si recheranno alla Certosa di Padula (ingresso 4 euro) troveranno, ancora, l’esposizione della raccolta di periodici dell’anno 1861. La stessa si avvantaggia della recente possibilità di sfogliare e leggere le pagine di almeno dieci numeri dei giornali esposti, grazie al lavoro di digitalizzazione, a cura del Comune di Padula. Le immagini digitali sono poi state riprodotte su carta, mirando alla conservazione del formato originale degli stessi giornali: tre numeri de L’Aurora (9, 12 e 16 Gennaio 1861) e sette de L’Unità Cattolica (20 Febbr., 13 Marzo, 3 Aprile, 25 Maggio, 8 e 22 Giugno, 22 e 13 Luglio 1861). L’esame delle pagine interne di questi periodici consente ai visitatori nuovi spunti di indagine e riflessione circa gli argomenti trattati: i recenti sviluppi della politica italiana, i rapporti fra gli Stati, le tensioni interne, la cronaca degli avvenimenti nazionale e locali, legata, soprattutto, alla criticità dei rapporti fra Stato e Chiesa e all’ansia per la conservazione delle Corporazioni religiose. Il timore per l’imminente soppressione degli Ordini religiosi, auspicata dal neonato Governo italiano è, inoltre, ampiamente palesato nell’opuscolo a stampa, rinvenuto anch’esso tra il materiale librario sopravvissuto in Certosa, dal titolo: Memoria a pro della conservazione degli Ordini Religiosi. Nel libretto, senza note tipografiche, ma chiaramente pubblicato dopo il 1860, l’anonimo autore si rivolge ai nuovi Rappresentanti della Nazione per invitarli a riflettere sia sull’importanza della Religione Cattolica Apostolica, sia sull’opera meritoria da sempre svolta dalle Congregazioni Religiose in Italia. L’amarezza dell’autore circa la scarsa considerazione loro riservata da parte dello Stato liberale è tutta riassunta nella nota n. 1, posta in calce alla prima pagina del testo che, in latino, riporta il contenuto del Salmo 78: “Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini, lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno ”. “VERSO L’UNITA’ D’ITALIA IN CERTOSA” (raccolta di periodici del 1861, ndr), allestita in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia nella saletta dell’appartamento del Priore della Certosa, resterà aperta al pubblico per tutto il periodo estivo (luglio-agosto-settembre, ndr). L’iniziativa è curata dalla dott.ssa Eufemia Baratta.