Mercato San Severino: osservatorio comunale sul disagio giovanile, 10 mesi d’attività

Dieci mesi di attività per l’”Osservatorio Comunale sul disagio giovanile”, diretto dal dottor Gennaro Sammartino, tossicologo presso l’Asl di Salerno e medico legale, per poter tracciare un primo bilancio sull’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcol nella Valle dell’Irno. L’Osservatorio, voluto fortemente dal Sindaco, il dottore Giovanni Romano, ha come scopo quello di aiutare le persone, e i giovani in particolare, ad uscire dal tunnel della droga, dell’alcool e da altri disagio ad essi connessi. Il dottor Sammartino spiega che in pochi mesi sono stati già rilevati 300 giovani che fanno uso di stupefacenti e di alcool. “Riteniamo – ribadisce il Responsabile – che nell’intera Valle dell’Irno, i drogati siano almeno 5.000 e pochissimi di loro hanno chiesto ancora aiuto per uscire da questo grave problema”. Può commentare i dati sui decessi causati dall’uso di droga o dall’abuso di alcool nella Valle dell’Irno?“Purtroppo sono veramente allarmanti. Calcoliamo che negli ultimi 30 anni, nel nostro comprensorio, c’è una media annua di morti, causata direttamente o indirettamente dalla droga o dall’alcool (incidenti, investimenti, ad esempio), di dieci vittime circa. Una cifra drammatica ed assurda”. Qual è il percorso da avviare per la risoluzione? “E’ indispensabile intraprendere un percorso serio, fatto con medici ed esperti del settore. Il percorso può durare dai 2 anni in su, molto dipende dal soggetto. L’esperienza dimostra che le persone spinte al recupero da familiari o da amici, hanno molte possibilità di fallire. Chi, invece, ha toccato il fondo (soggetti salvati dall’overdose, oppure con esperienze carcerarie), si impegna più seriamente nel cammino del recupero, ma, in questi ultimi casi, ci sono da registrare già serie conseguenze negative sulla salute”. Di che tipo?“La droga può essere veicolo per la trasmissione del virus dell’Aids (con l’uso, ad esempio, di siringhe infette), o di malattie come l’epatite “B”, “C”, può causare danni cardiaci, polmonari o la schizofrenia. Infatti, anche le droghe considerate, erroneamente, “leggere”, come lo spinello, possono causare, in appena due anni, la schizofrenia. Questo perché, negli ultimi anni, il principio attivo contenuto dallo spinello, il “Delta-Tetracannabinolo”, si è triplicato e le conseguenze del suo uso, sono nefaste sul cervello umano. Tra l’altro, abbiamo rilevato che l’età media degli assuntori, si è notevolmente abbassata. Ci si inizia a drogare o ad alzare il gomito, spesso, già verso gli 11/12 anni”. Oggi, si drogano più maschi o più donne?Fino a pochi anni fa erano soprattutto i ragazzi a drogarsi o a fare un abuso dell’alcool ma è in aumento anche il numero delle ragazze. Le vittime non sono soltanto giovanissimi perché tra, i dipendenti delle sostanze, ci sono anche molte persone adulte”. Quali sono le azioni messe in campo dall’Osservatorio Comunale per aiutare i giovani ad uscire da questo tunnel?“Con l’Osservatorio Comunale, stiamo curando la formazione del personale che andrà ad operare sul campo. Infatti, è in corso il Master in Pedagogia giuridica, al termine del quale usciranno i primi specialisti, che verranno anche segnalati ai Tribunali della Provincia di Salerno per eventuali consulenze. In questo modo, daremo anche delle occasioni di lavoro ai nostri esperti. Poi, in questi mesi, abbiamo organizzato già diversi convegni presso il Palazzo Vanvitelliano, aperti alla partecipazione dei giovani, degli studenti, della cittadinanza. Il 30 giugno scorso, ad esempio, si è tenuto il convegno nazionale sulla prevenzione del disagio, con la partecipazione di esperti di fama nazionale. Così, abbiamo cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema. Ci siamo, poi, gemellati con l’Osservatorio “P.e.s.c.i.” di Roma, con la Società Italiana di pedagogia Olistica ed abbiamo avviato una proficua collaborazione con i criminologi Alfieri e Mazzeo, docenti universitari. Chi volesse contattarvi per avviare un percorso di recupero, come può fare? Può rivolgersi al Comune, oppure telefonare alla struttura dell’Asl di via Pizzone, chiamandoci al numero 089/823379.