Mercato San Severino: 15 rilevatori, lavoro per i giovani
Il Comune di Mercato S. Severino ha selezionato quindici rilevatori da impiegare sul territorio cittadino dal 9 ottobre 2011 al 31 marzo 2012, salvo eventuali diverse disposizioni dell’ISTAT e dell’Ufficio Regionale di Censimento. Il contratto con i quindici rilevatori decorrerà da settembre così come previsto dalla circolare prefettizia, in quanto si ritiene necessario formare i giovani prima di intraprendere le loro attività, il cui inizio è previsto agli inizi di ottobre. Per questa attività non c’era l’obbligo di legge di selezione ma l’Amministrazione Comunale, guidata da Giovanni Romano, ha voluto procedere, per un eccesso di trasparenza, con un avviso pubblico. Dunque, per prima cosa è stato costituito l’Ufficio Comunale per il 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni. Per dar corso alle operazioni preliminari di formazione dei rilevatori, che si svolgeranno nei mesi di settembre e ottobre 2011, l’Ufficio ha reclutato i rilevatori necessari per le operazioni, con le procedure di selezione indicate nell’avviso pubblico, approvato con Determinazione n.72 in data 15/07/2011, all’Albo Pretorio on line, come dispone la legge, fino al 29 luglio. La selezione è avvenuta tramite avviso pubblico e con una procedura curata e coordinata dal Segretario Generale e dal Responsabile dell’ufficio anagrafe. Tutte le altre informazioni relative ai punteggi dei titoli di studio e al compenso, si possono reperire dall’Avviso Pubblico di selezione medesimo. Le giovani quindici unità procederanno al conteggio della popolazione e alla rilevazione delle sue caratteristiche strutturali, all’aggiornamento e alla revisione delle anagrafi comunali, alla determinazione della popolazione legale, alla raccolta di informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni e degli edifici. Il campo di osservazione è costituito – a livello di ciascun comune – dalla popolazione dimorante abitualmente (ossia residente) nonché da quella presente. Le unità di rilevazione a cui dovranno fare riferimenti i quindici giovani lavoratori sono: le famiglie: l’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune; le convivenze: un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune, nonché le strutture residenziali collettive che ospitano solo persone non dimoranti abitualmente; le persone temporaneamente presenti alla data del censimento: cioè le persone che sono presenti nell’alloggio (o convivenza) alla data del censimento, ma che dimorano abitualmente in un altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune o di un altro comune o all’estero; le abitazioni: cioè un locale o un insieme di locali inseriti in un edificio e destinati stabilmente ad uso abitativo; gli altri tipi di alloggio: cioè un alloggio non classificabile come abitazione che alla data del censimento costituisca la dimora di una o più persone; gli edifici: cioè le costruzioni contenenti spazi stabilmente utilizzabili da persone per usi destinati all’abitazione e/o alla produzione di beni e servizi.L’Istat ha organizzato i lavori con modalità innovative riguardo gli aspetti informativi e organizzativi. Lo scopo è quello di limitare l’onere operativo sugli enti locali, da sempre coinvolti nella rilevazione sul campo, di diminuire il carico per i cittadini chiamati a compilare i questionari, di migliorare, infine, l’accuratezza dei dati e la tempestività nella loro diffusione. Una delle principali innovazioni consiste nell’impiego delle liste anagrafiche comunali (LAC): per la prima volta i questionari saranno distribuiti per posta e non più dai rilevatori e i rispondenti potranno scegliere fra diverse soluzioni per la loro compilazione e restituzione: web, centri di raccolta e punti di ritiro sul territorio. Per sperimentare le nuove strategie nel 2009 è stata effettuata un’indagine pilota che ha coinvolto 82.735 famiglie di 31 comuni.