Pertosa: chiusura XVI ediz. del Festival “Negro”

Tre concerti sul palco principale. Tre musicalità diverse che raccontano le terre d’Italia e i suoni dello stivale. E’ il modo in cui l’etno-festival “Negro” – che si chiude domani, 27 agosto, nelle grotte dell’Angelo di Pertosa (Salerno) – festeggia i 150 anni dell’Unità d’Italia: Luf (Lombardia), Mujura (Calabria) e Pynazoriia rappresentano i suoni del tricolore, e regaleranno due ore di un concerto che condurrà per mano il pubblico tra le terre del Belpaese. L’esordiente Mujura è l’anima folk-rock calabrese, che si aggiunge alle prove di federalismo culturale nell’abbinamento tra i giovanissimi musicisti tradizionali del vallo di Diano, i Pynazoriia, e il ritorno sul palco dei Luf, dalla lontana e lombarda Val Camonica nella bergamasca, per una sorta di “spedizione dei mille (dialetti)”. I suoni acustici nelle grotte sono invece dedicati, nell’ultima giornata di Negro, allo spettacolo “Moulana” con la cantante Yalda e l’ensamble di musicisti Avinar, tutti persiani, che hanno musicato le poesie lavorando intorno alla musicalità sufi iraniana. Uno sconfinamento totale, temporale e linguistico, per un sentimento invece unico e universale. Il recital, oltre ad i testi in italiano di Moulana, prevede brani letti tratti anche dalle opere di San Francesco e Dante Alighieri, interpretato da una delle voci radiofoniche più note in ambito musicale alternativo: Claudio Agostoni, responsabile della redazione musicale di Radio Popolare Network di Milano. Il ciclo di convegni “Il sentimento dei luoghi” termina invece con gli incontri a cui parteciperanno, tra gli altri, il viceministro ai Trasporti, Aurelio Misiti, lo storico lucano, Giampaolo D’Andrea, e il governatore del Friuli, Renzo Tondo. Oggi (26 agosto) Negro propone invece al pubblico le storie e le ballate di “Supersantos”, interpretate da Mannarino, e il concerto dei calabresi del “Parto delle nuvole pesanti“: per “Antrosuono” nelle grotte di Pertosa, all’ombra delle stalattiti, vanno in scena invece i tamburi a cornice di Paolo Cimmino, che mescola le sonorità del Sud Italia a quelle del Mediterraneo e arabo-magrebine. Alle 18, nel Palazzo dello Jesus di Auletta, è previsto il dibattito sul rapporto “la fabbrica del terremoto”, a cui parteciperà il sindaco di Bari, Michele Emiliano: alle 20.30, nella sede del Mida02 di Pertosa, il giornalista Sergio Rizzo presenta il libro “Vandali, l’assalto alle bellezze d’Italia”. Un enorme e travolgente successo, invece, è stato il concerto di Goran Bregovic: il maestro dei Balcani ha suonato, con la sua “Wedding & funeral band” per ben due ore trascinando ieri (25 agosto) le migliaia di spettatori presenti a Pertosa. Bregovic ha portato sul palco una decina di pezzi dell’album “Champagne for Gypsies”, in uscita nel prossimo settembre, e tanti suoi successi, chiudendo il concerto con una versione inedita di “Bella ciao”, e con il più famoso dei suoi brani, “Kalashnikov”.