Vallo di Diano: Codacons sulla Sanità
Avevamo inviato una lettera aperta al Commissario dell’Asl Salerno, Maurizio Bortoletti. Ancora non abbiamo alcuna risposta alla nostra missiva, che rappresentava all’alto dirigente due esigenze di diversa natura: la necessità di evitare la serrata agostana dei laboratori di analisi convenzionati del Vallo di Diano e, per quanto concerne l’Emergenza Sanitaria, la piena applicazione della Legge Regionale 2/94 sul nostro territorio. E, invece, che cosa apprendiamo in questi giorni? Apprendiamo che, addirittura, si vuole privatizzare il servizio di emergenza sanitaria. Dal 1 ottobre 2011, infatti, l’ASL Salerno vuole affidare l’assistenza sanitaria ad associazioni di volontariato. Tali associazioni dovranno garantire il servizio fornendo l’ambulanza, l’autista e l’infermiere per circa 4000 euro al mese. Per dirla tutta, è come se si volesse privatizzare il corpo dei Vigili del Fuoco. Ossia, come se una persona chiamasse il 115 e dalla centrale operativa rispondesse un operatore che, in seguito, dovrebbe impartire delle direttive ad una squadra che non fa parte del Corpo e che – magari – si è aggiudicato l’appalto del servizio grazie ad un ribasso sul prezzo d’asta davvero eccezionale (con tutte le conseguenze del caso). Lo stesso avverrebbe con il 118, se dovesse passare questa fantasia agostana. Ci sono servizi che non possono non essere pubblici (vedi “La buona società” di J. K. Galbraith). Proprio alcuni mesi fa abbiamo combattuto una sacrosanta battaglia contro la privatizzazione dell’acqua, bene comune. L’emergenza sanitaria, parimenti, non può essere affidata a privati, fossero essi anche associazioni di volontariato. Speriamo solo che si rivedano queste deliberazioni, adottate – per quanto ci risulta – nei giorni caldi di questo caldo agosto.
Roberto De Luca
Responsabile della Sede