Amalfi: “Sulle tracce delle sirene”
Uno spettacolo frizzante, tra canti e cunti popolari, ha divertito gli spettatori dell’ultima serata della rassegna “Sulle Tracce delle Sirene” presso gli Antichi Arsenali della Repubblica di Amalfi. Ieri sera è stata di scena l’esibizione “Racconti e Musiche Napoletane dal ‘200 ad oggi” degli “S.M.A. 112”, accompagnata da una sessione di jazz del Dario De Luca Trio. L’ultimo viaggio sulle tracce delle sirene si è dipanato tra musiche della più antica tradizione popolare partenopea, e cinti di Giovan Battista Basile, nella versione tradotta in napoletano moderno da Roberto De Simone. Traghettatori e mattatori Massimo Pomilia alla voce, Vincenzo Desiderio alla chitarra e alla narrazione dei cunti, Giuseppe Desiderio alla mandola, Alfredo Pomilia al violino, Dario De Luca alla chitarra gipsy, Gianfranco Coppola al contrabbasso, Nando Cozzolino alle percussioni. Con questa apprezzata esibizione si è chiuso il sipario sulla rassegna organizzata dall’Assessorato al Turismo e Cultura del Comune di Amalfi retto dall’assessore Daniele Milano e con la direzione artistica di Vincenzo Desiderio. La chiusura ideale alla rassegna viene data dall’assessore Daniele Milano: “Sulle Tracce delle Sirene è stata una scommessa e con enorme piacere di noi tutti è partita con un forte apprezzamento che è salito lungo una serie di ”tutto esaurito” che ci ha costretti ad attivare un numero per le prenotazioni dei posti. La prima edizione della rassegna ha solcato una traccia, portando ad Amalfi artisti internazionali come Salvatore Gatto, gli An’Arperc, Edo con gli Ashram, e portando inoltre prime mondiali come gli InCanti sulle sirene del Trio Limen. Eventi che hanno anche rilanciato in una nuova veste gli Antichi Arsenali che, oltre ad essere museo, diventano anche spazio per la musica e polo d’attrazione culturale. Una traccia che seguiremo e svilupperemo anche per la seconda edizione della rassegna”. “Sulle Tracce delle Sirene” si è svolta presso gli Antichi Arsenali della Repubblica di Amalfi dal 16 luglio al 30 agosto, con un programma di 10 serate sviluppate sulle suggestioni del mito delle Sirene. La Sirena ha fatto dal leit-motiv all’intera rassegna, intesa come metafora marina della musica. Così come il mare è capace di rendere sempre rinnovato tutto ciò che prende dalla riva o accoglie in esso, così gli artisti in cartellone, partendo da una profonda conoscenza della tradizione, hanno saputo portarla in scena rinnovandola, senza stravolgerla, con brillanti ed inaspettate novità. Finisce dunque la rassegna, ma “Sulle Tracce delle Sirene” vive ancora per una serata fuori programma, entrando nella Notte Bianca di Amalfi, che inizia stasera, con il festival del teatro di strada e della musica girovaga “Al Hurrya”. Al Hurrya è la traslitterazione del termine arabo “الحرية“, “Libertà” in lingua araba. La scelta di una parola araba non e’ casuale: le linee sinuose dei caratteri, la pronuncia ricca dei suoni ricordano le carovane di mercanti, di saltimbanchi, di profughi e avventurieri che per secoli si sono succedute in un continuum di scambi, di libere interazioni, anche di conflitti certo, ma comunque di libertà. Evento nell’evento della Notte Bianca Amalfitana che il 31 agosto anticipa il tradizionale Capodanno Bizantino del 1 settembre, il festival riporterà tutti in quel clima di commistione con il mondo arabo che la terra d’Amalfi ha vissuto coi sui fasti antichi.