Siano: il direttore Rita Occidente Lupo alla Festa della Solidarietà con l’Amars
Organizzata dalla “Misericordia” e dai “Fratres donatori di sangue”, di cui è Presidente il Dott. Dino Di Filippo, Neuropsichiatra di Siano la Giornata della Solidarietà a Siano. Una serata all’insegna dell’allegria canora, L’Associazione di volontariato Misericordia lavora in convenzione con il servizio civile e con il 118, svolgendo un prezioso lavoro di protezione civile e di pronto soccorso, di grande utilità sociale. Per questo l’Amars Band, complesso di Medici Artisti, specializzato in cover anni 60/70 dei gruppi della beat generation, ha inteso intervenire e lanciare, al di là del camice bianco, il suo messaggio di solidarietà sulla Piazza San Rocco. Il complesso, composto da Mario De Santis, voce – Medico di famiglia; Alberto Catalano, chitarra- già Primario Ematologo; Tonino Mastantuoni, tastiera- Informatore medico-scientifico; Dino Di Filippo,basso- Neuropsichiatra di Siano e Vincenzo Pagliara, batteria e voce- Responsabile Oculistica ASP Potenza e libero-professionista a Salerno e Baronissi, ha deliziato i numerosi astanti per ore, facendo rivivere emozioni e sensazioni che hanno scortato tanti amori in passato. Irresistibile il repertorio, che dai Pooh a Sinatra, ha regalato piacevoli ricordi, senza smarrire il senso della contemporaneità.“Oculista per amore e musicista per passione”, Enzo Pagliara, Socio Fondatore e Direttore Artistico dell’A.M.Ar.S. (Associazione Medici Artisti Salernitani) impegnata nel sociale, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Salerno (Presidente dott. Bruno Ravera) da quasi 20 anni. “Al di là della professione ippocratica- ha commentato il direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo– un hobby che evidenzia talento artistico. Non senza impegno, nelle prove che i camici bianchi, al di là delle corsie sanitarie, vivono staccando la spina del lavoro medico, senza mai perder di vista l’aspetto del volontariato, che li vede sempre coinvolti. L’A.M.Ar.S. continua da anni a mietere consensi, grazie alla ferma convinzione che la musica non conosce tramonto nel su oruolo catartico!”