Cava de’ Tirreni: Città Unita e gl’insegnanti di sostegno
Uno dei tanti problemi è il taglio degli insegnanti di sostegno. Tantissimi disabili e pochissimi docenti di sostegno. Stessa situazione in tutte le scuole dove i disabili gravi avranno a disposizione solo pochissimi insegnanti. Noi come associazione “Città Unita” con il nostro presidente l’ avv. Alfonso Senatore abbiamo deciso di partecipare a tutte le manifestazioni, politiche e sindacali di qualsiasi colore esse siano, perché, purtroppo, ahimè ogni anno si ripete il problema degli insegnanti di sostegno. Il problema dei problemi è che non vengono fornite le ore giuste e quindi i poveri professori con enorme spese devono ricorrere al TAR per vedere riconosciuti i loro sacrosanti diritti. Al danno la beffa, nonostante questi diritti siano previsti sia dalla Costituzione che dalle legge 104. C’è ancora un altro problema: ci sono i disabili ufficiali con una diagnosi funzionale grave ma quello che non viene affatto preso in considerazione è il disabile che non è dichiarato grave ma che comunque ha problemi seri che nessuno riconosce nell’ambito sia della scuola sia per la legge. Infine altro problema è anche quello che i presidi delle scuole invece di alleviare la situazione la stanno aggravando. Il loro obiettivo è quello di utilizzare al massimo l’insegnante di sostegno sfruttandolo e quindi nelle aule delle scuole, oltre ad inserire nuovi alunni aumentano anche il numero degli studendi disabili e quindi l’insegnante di sostegno ha grossi problemi perché non sa come dividersi. A tutto ciò, infine, si aggiunga, come ciliegina sulla torta, che si parla, infatti, di 700 posti di lavoro che verranno tagliati dal Ministero dell’Istruzione (400 docenti e 370 lavoratori del personale tecnico amministrativo) mentre 1.600 ne sono stati già perduti nel corso degli ultimi tre anni. Nuovi e vecchi tagli, dunque, rischiano di creare ulteriori problematiche per un corretto funzionamento degli istituti scolastici. Come associazione che mira a contribuire alla risoluzione dei problemi, noi alla Amministrazione Cavese e al Sindaco in testa non chiediamo elemosine, assistenze o posti di lavoro che non esistono, ma vogliamo soprattutto chiarezza, quali gli intendimenti e solo posti di lavoro reali e concreti.