Salerno: procedure affidamento Servizio 118

Sulla procedure di affidamento del Servizio 118 di questa Asl si sono verificati episodi di informazione non corretta. Ed è necessità di questa Azienda ristabilire alcune verità fondamentali, per la corretta e trasparente informazione che si deve alla Stampa e ed ai cittadini. 1. Il primo episodio è stato ricordato dal Commissario Straordinario Maurizio Bortoletti nell’ambito dell’audizione in Commissione Regionale Sanità, all’on. Gianfranco Valiante, al quale – nel corso della riunione avuta con le  Associazioni interessate il 24 settembre – era stato raccontato che il requisito della autoambulanza con non più di 3 anni di vita era necessario per partecipare, mentre, come addirittura sottolineato nel bando consegnatoGli in una riunione immediatamente successiva, deve essere assicurato entro 6 mesi dalla aggiudicazione; 2. sui titoli di due quotidiani di martedì 13 settembre, inoltre, a periodo per il deposito delle domande ancora aperto, si parlava di rinvio dell’apertura delle buste che, come noto, costituisce parte integrante del procedimento deliberato. Risulta chiaro, alla luce di fatti, che l’ASL non ha bloccato alcunché. E’, piuttosto, la Croce Rossa, che nel proprio ricorso al TAR contro il bando ha chiesto tale sospensione. Tenuto conto, va detto, che la prima udienza utile per discutere la richiesta di sospensiva del bando – propedeutica a lasciare immutata la situazione fino alla decisione di merito – è fissata per la settimana successiva. Come è stato evidenziato a Napoli, nel corso dell’audizione regionale, la Gestione Commissariale esegue e rispetta sempre le sentenze, come è accaduto per statuizioni della Autorità Giudiziaria che giacevano in attesa di esecuzione. Per avere la massima chiarezza, la struttura commissariale chiederà al Collegio del Tribunale Amministrativo Regionale di poter produrre la trascrizione dell’intera seduta della Commissione Regionale Sanità, dalla quale appare con immediatezza come, al di là di alcune preoccupazioni che afferiscono alla valutazione e alla attività delle Forze di Polizia e della Magistratura, con le quali l’Azienda collaborerà nel consueto spirito di doverosa, leale collaborazione interistituzionale, tutte le valutazioni espresse sottolineano la correttezza dell’operato dell’ASL. Con la stessa serietà, e lavorando in una logica comparata regionale e nazionale, è stato preparato il bando, a cura dei dirigenti responsabili del servizio 118 nelle 3 disciolte ASL e di tutti i dirigenti delle Funzioni centrali dell’Azienda.  Bando che ha sempre seguito una semplice linea di condotta: regole chiare, l’ASL paga regolarmente il fornitore, l’ASL controlla pervasivamente il rispetto delle regole. Va infine ricordato che l’Asl ha sempre espletato tutti i tentativi per valorizzare normali criteri, quali quelli di una apertura concorrenziale, non per ridurre il “costo” per l’ASL ma per valorizzare tutte le disponibilità professionali presenti sul territorio  regionale come previsto dalle vigenti normative regionali. Tentativi che sono falliti per una serie di ricorsi che hanno ottenuto come unico risultato quello di cristallizzare un “mercato” che vale 7 milioni di euro all’anno con l’impiego di centinaia di volontari. L’Azienda ha investito molto nonostante la crisi debitoria: ha sempre assicurato la regolarità di pagamenti in queste ultime 6 mensilità ha sempre ascoltato attentamente tutte le ragioni delle varie associazioni. Ed ha arricchito, in questo bando, come già fatto nell’estate per il potenziamento estivo, il numero e la qualità delle postazioni, soprattutto nelle aree più isolate e in quelle attraversate da rilevanti flussi stradali, senza chiudere alcunché, chiedendo a tutti un serio investimento nelle infrastrutture utilizzate, per rinnovare un parco autoambulanze che, di proroga in proroga, ha oramai raggiunto una età in qualche caso considerevole. Rispetto alla spesa, va precisato che un risparmio è stato perseguito e, così, conseguito: 1. quello del personale medico dell’Azienda che prestava servizio pagato dall’ASL in ALPI, la attività libero professionale, a bordo delle autoambulanze delle Associazioni di volontariato presso le postazioni di tipo A di Vallo e Polla, per un controvalore 876 mila euro annui; 2. quello degli infermieri dipendenti dall’Azienda che prestava servizio su 8 postazioni complessive, per un controvalore annuo anche qui di 876 mila euro circa, che oggi non sono più previsti.