Cava de’ Tirreni: Galdi chiede l’esercito, ma per quale guerra?
Cava de’ Tirreni secondo il primo cittadino abbisogna dell’esercito per fronteggiare la sicurezza e la movida. Il Sindaco lancia un allarme condivisile, ma non certo nella soluzione prospettata. Controllare Cava de’ Tirreni, infatti, che ha pochissime vie di fuga, è più semplice di quanto si pensi, sia all’interno del perimetro cittadino che da e verso l’esterno: basta una attenzione vigile, forte, costante, assidua, giornaliera, con le già sufficienti forze a disposizione. Occore, però, la collaborazione tra tutte le polizie in campo, un ottimo assessore al ramo, esperto, competente ed autorevole, ma che sia anche dotato in modo pieno della responsabilità e non, come adesso, ripartita in tre assessorati, che giocoforza sembrano più che altro impegnati nel gioco dello scaricabarile. Insomma, una guida sicura e certa che motivi il Corpo dei Vigili, dotato di settanta unità e dieci tenenti. Diversamente, demotivazione e lassismo la faranno da padrone con conseguenze facilmente immaginabili. Chiedere l’esercito in strada, quindi, è semplicemente fuori luogo. E’ un torto ad una città che ha grandi tradizioni civiche e culturali, ma anche al Corpo dei Vigili, che ha i numeri, le competenze e le qualità professionali umane per assicurare ordine e sicurezza alla città di concerto con le altre, valide, efficienti e più che operative forze di polizia. Questo, ovviamente, senza nulla togliere ai nostri valorosi militari, che hanno ben altre competenze e ben altri ruoli da assolvere e responsabilità e doveri da adempiere in Italia e all’Estero. Cava non è Beirut e neanche Kabul. Nella nostra città serve più prevenzione, più servizi sociali e più coinvolgimento della cittadinanza. Non servono di sicuro i carri armati agli incroci, bensì vigili in strada e servizi alla cittadinanza. E più telecamere contro la criminalità, gli spacciatori, i cafoni che danneggiano i nostri beni comunali e la nostra tranquillità sia di giorno che di notte.Urgono, quindi, più risorse per garantire la sicurezza, tagliando le spese inutili, e ce ne sono! Il motto dovrà essere: lotta agli sprechi e alle inefficienze. Al sindaco Galdi diamo su questo tema, come su altri, la nostra piena disponibilità nel contribuire a dare soluzioni in termini di idee e competenza.