Conosciamo i Balega (Congo Rd): cerimonie per l’iniziazione dei Bami

Padre Oliviero Ferro

Il complesso della cerimonia si chiama mpala. Facendo una mpala, è d’obbligo un pranzo di prima classe, soprattutto se si tratta di un incontro tra Bami di grado superiore. Quando si inizia la cerimonia, la mpala, tutti i Bami presenti devono portare le insegne che indicano il grado di ciascuno. Tutto avviene all’interno della foresta, avvolto dal più stretto segreto. Nessuno che non iniziato alla “setta” dei Bami, può parteciparvi. Se poi ci si vuole introdurre come intrusi, si verrà puniti con una forte multa, come minimo una capra e si verrà cacciati in malo modo. La vera mpala è quella organizzata per il nuovo iniziato che vuole entrare a far parte dell’organizzazione. Prima di procedere alla cerimonia vera e propria, si prepara birra e tutto il necessario per una buona festa, quindi ci si reca sul luogo dei Malumba,  i teschi dei Bami defunti, li si pulisce per bene, si pulisce tutto attorno, come pure la strada che conduce a tale luogo. Si offre quindi birra e cibo nella piccola capanna degli spiriti e si procede alle invocazioni. La mpala si svolge in una  grande capanna, normalmente di notte, presenti i soli Bami. Il candidato attende all’esterno. Al centro della sala si accende una grande torcia, mentre i Bami “salmodiano”. Successivamente, in tre posti diversi si piantano quattro bastoncini, attorno ai quali si lega una cordicella ornata di piume. Quindi si canta. Allora il padrino dell’iniziato avvicina il candidato alla porta della capanna e gli dice:”Attento, là dentro c’è un elefante”. Dentro tutti barriscono. L’iniziato dirà:”Non è vero, sono degli uomini”. Quelli che sono nella casa imiteranno poi la faraona e il cinghiale, mentre fuori si svolgerà il medesimo dialogo. Poi il padrino scandisce lentamente:”La gallina di sera entra nel pollaio lentamente!”. (un Mwami sale di grado piano piano). Da dentro si ripete la medesima frase. Il padrino quindi domanda che si apra al candidato. Quelli che stanno all’interno chiederanno:”Chi vuole entrare?”. La cerimonia continua all’interno. Il candidato sorpassa la cordicella della quale sarà poi ornato cingendosela sui fianchi. Nel frattempo un involtino viene nascosto dietro il candidato. Un Mwami si alza gridando:”Un serpente!”.. Tutti acconsentono:”Wooo!”. Il padrino allora scandisce alcuni proverbi. Un Mwami poi chiede indicando col gesto l’involtino dove deporlo:”Sul piede del candidato?” Al che gli altri rispondono:”No”. Si fan passare tutte le parti del corpo per concludere:”Sulla testa?”. “Sii”. Si canta poi il seguente proverbio:”Sarai mwami, se il tuo cuore resta buono e onesto”. Quindi si gettano via i quattro paletti preparati in precedenza, si fa un bel pranzo, si beve e si canta con danze varie. Al termine delle danze, si ungono le palme delle mani, mescolandovi olio di palma con grasso animale e si canta:”Vedete? Il grasso si mescola all’olio”. Da quel momento il candidato diventa membro della setta. Il nuovo mwami porta quindi un caprone già preparato che viene spartito secondo regole fisse: al padrino viene servito il cuore dell’animale. Si veste quindi il nuovo mwami con le insegne del suo grado e la cerimonia può dirsi conclusa. Per accedere agli altri gradi, le cerimonie sono più o meno simili. Varianti del quinto grado: all’inizio si canta:”Se ricevi un dono ricordati che hai dei fratelli”, sottolineando così la solidarietà dei Bami. Al candidato viene quindi consegnata una lancia e si canta:”La lancia è per uccidere e non per danzare. Non ucciderai il bambino, la donna incinta e un mwami”. Si conclude sempre con un lauto banchetto e delle danze. Per accedere all’ultimo grado, c’è un canto particolare. Alla mpala possono partecipare anche le donne, in particolare le mogli dei Bami. Terminata la mpala segreta, tutti vengono al villaggio per la cerimonia finale alla quale tutti possono partecipare. Le èlangà, le prime mogli dei Bami presenti, si raccolgono tutte insieme e, in fila indiana, montano sul tetto, per un’apposita scala, della nyumbà-mpimbù (casa tartaruga) per discendere poi dall’altra parte. Al centro, ciascuna si ferma per consigli e esperienze di vita matrimoniale, riferendosi soprattutto alle èlangà del nuovo mwami.