Il satanismo aumenta proseliti!
Il gusto dell’occulto, del macabro, in crescendo. Di sette sataniche, da un bel pezzo si sente parlare anche nel Paese, che vanta la culla della Cristianità. Proprio qui, dal faro petrino, moniti affinchè il maligno non sferri contro innocenti i suoi strali letali. Infatti, proprio i giovani, sembrano assetati più che mai di tenebre! Ovviamente non quelli che inseguono i colori papalini e che affollano le giornate della Gioventù. Ma la falange che spesso si distrae per le strade, a caccia d’emozioni forti, per ingannare la noia delle serate inutili! Quella che cerca risposte, ai mille interrogativi esistenziali, inquietanti non solo l’universo della fisica. Quella che intende colmare il vuoto, spesso nicchiante dietro il benessere griffato e che finisce per incenerire i buoni propositi. Circa 300 le sette che nel Paese, vantano proseliti d’ogni età. Il fenomeno, acrivibile ad una crisi della religione istituzionale, ad una destabilizzazione del dogmatismo inspiegabile. Al vuoto delle coscienze, la ricerca di qualcosa che possa appagare se non altro il senso dell’andare. Il tentativo di affidarsi alle tenebre, più che alla luce! Di sperimentare il proibito, il macabro, non solo per la notte di Halloween! E così, certi misfatti, che un tempo ergevano l’ara sacrificale delle messe nere, oggi lastricano l’anonimo asfalto metropolitano. Finendo per confondersi tra occultismo e magia: superstizione e creduloneria! In barba agli stregoni medievali, ai santoni tibetani, agl’indovini cinquecenteschi! Ma, le insidie, dietro l’angolo della superficialità. Ancora tanti, a sperimentare che le vie delle tenebre, finiscono per condurre alla morte. Di episodi violenti, graffiati da sangue innocente, purtroppo, la cronaca ne rimanda memoria. Ed in nome di adolescenti vergini, di uomini perbene, di giovani spensierati, tanta fobìa dell’ignoto, ma tanta sudditanza psicologica. Una poderosa virata, dagli alti scanni delle gerarchie ecclesiali, con una ripresa del timone evangelico, non stonerebbe: il caso di riaprire sagrestie e luoghi di culto cattolico, ai veri testimoni della spiritualità. Martiri di vite eroiche, condotte nella sequela ad un credo di vita eterna. Le nuove generazioni, in fondo, implorano solo questo: testimoni di fede, per sfatare i mille dubbi del tempo!
Mamme, dove siete? Fatevi sentire! Non aspettiamo inermi che uccidono i nostri figli e cosa ancora molto, ma molto grave, siamo noi stesse a consegnarli nelle grinfie del maligno, perchè abbiamo perso il buon senso di indicare ai nostri figli che il PADRE Celeste, molto più vicino di quanto abbiamo pensato fino ad ora, Vuole essere, semplicemente, ascoltato (Vedasi Messaggio di Maria di Fatima 15 Agosto 2011) in http://www.gabrielearcangelo.it
Mi pongo a voi come una mamma e anche come vecchia insegnante, in quanto pur avendolo a portata di mano, non lo consideravo , per niente, il Santo esempio delle Sacre Scritture della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, lasciatoci da duemila anni. Dovevo toccare il fondo, e mi sono trovata a doverlo toccare, quando ho voluto, intensamente, aprire la Sacra Bibbia. 1 Tessalonicesi 5, 23-24: ” Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
Come se non bastasse, oggi, Terzo Millennio, il Buon Papà Celeste, ci dona una Nuova Santa Parola, e perchè no, insieme ai nostri santi sacerdoti, approfondirLa, per poter, finalmente, dare risposte che i giovani e tutti noi aspettavamo da secoli. Dio sia lodato, oggi e sempre, per i Suoi meravigliosi doni, indispensabili per vivere degnamente da veri figli di un Papà Celeste, tanto preoccupato pure LUI, perchè vede nella Sua Onniscienza, che la maggior parte di noi preferisce seguire il maligno, il quale odia il Creatore e di conseguenza anche noi che siamo le Sue creature.
Adoperiamoci senza tentennamenti, abbiamo accanto costantemente la dolcissima Mamma Celeste, la beata Vergine Maria che sta aspettando, tra infiniti tormenti subìti per amore nostro , di seguirLa in ciò che, oggi, ci sta indicando.
Dio vi benedica e ci benedica.
Abbracci da una mamma amica.
Maria Luisa Cavaliere