Il successo
La definizione del successo recita esattamente cosi: Il successo è la riuscita, ossia il raggiungimento di uno scopo. Non fermiamoci però sopra questo sottile e scontato strato, cerchiamo di analizzare tutti gli aspetti che vi ruotano intorno. La società direttamente o meno, ci bombarda e, ci rende simili a dei corridori, che con affanno cercano di raggiungere varie mete prefissate. Tutti presi, dal lavoro, dallo studio per un fine o uno scopo. Siamo talmente concentrati e assorti dai nostri impegni o, obblighi che a volte ci dimentichiamo di esistere davvero, rischiando seriamente di perderci dietro il sipario del nostro stesso palcoscenico. Si rincorrono utopie e, alla fine ci si ritrova stanchi, tanto stanchi che ci fanno male gli occhi e, metaforicamente parlando, il tempo vola come note di un clavicembalo, tanto velocemente da sfuggire alla nostra cognizione. Quest’epoca, abitua fin da giovanissimi a essere competitivi, basti pensare alle passerelle di modelle sempre più giovani, la voglia di raggiungere e presto alti ceppi dai quali con orgoglio e vanità poter guardare in basso, è sempre più incontenibile. Negli ambienti aziendali l’atteggiamento cambia, ma il senso è quasi lo stesso. Il farsi spazio a forza di gomitate al collega magari più introverso. Nell’ambiente della scuola, si tenta a colpi di libri, senso del tutto ironico (non me ne vogliano i docenti). Insomma, siamo arrivati ad un punto in cui il successo sembra essere il primo frenetico target. Guardiamoci indietro. In uno spirito puramente da conservatore, credo che il successo sia anche altro. È la stima e la fiducia che si riesce col tempo a conquistare, l’affermazione nella società non solo professionale ma personale, al di là della promozione o dell’aumento di provvigioni, è il rispetto; quello meritatamente conquistato. È il sorriso che si riesce a sortire, è la speranza che riusciamo a trasmettere agli altri, nonostante tutto. È la considerazione, l’amore per la vita, è il rispettate e ricordare da dove veniamo che scusate il giro di parole ci rimembra chi siamo. Indegnamente userò una frase latina che dice : Memorare iuvat. Per guardarsi allo specchio della vita ed essere fieri di esistere.