Roccadaspide: continuano proteste forestali Comunità Calore

Continuano le forme di protesta contro il rischio licenziamento dei 258 operai idraulico-forestali della Comunità Montana “Calore Salernitano” con sede a Roccadaspide. Domani pomeriggio, alle ore 17.00, dinanzi la sede dell’ente montano si terrà una Santa Messa alla quale, officiata da tutti i parroci della Valle del Calore, parteciperanno le famiglie degli operai forestali, i 14 sindaci del Calore-Salernitano e centinaia di cittadini. Il rito religioso sarà preceduto da una marcia silenziosa che attraverserà le vie principali di Roccadaspide. Intanto sulla vicenda è intervenuto il primo cittadino di Roccadaspisde, Girolamo Auricchio, il quale ha dichiarato che: “Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie ma noi sindaci ci sentiamo impotenti dinanzi a tale situazione. Possiamo soltanto sperare che la Regione reperisca i fondi necessari per allontanare lo spettro del licenziamento”. Per la cronaca va detto che la Comunità Montana del “Calore Salernitano” ha competenza su di un vasto territorio che raggruppa i comuni di:  Albanella, Altavilla Silentina, Campora, Castel San Lorenzo, Felitto, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Roccadaspide, Sacco, Stio, Trentinara e Valle dell’Angelo. Alla stessa protesta si accodano anche i Comuni che aderiscono alla Comunità Montana “Alento-Montestella”. Qui i sindaci, capeggiati dal presidente dell’ente montano Emanuele Giancarlo Malatesta, dovrebbero rassegnare le dimissioni tra stasera e domani. Si tratta di undici primi cittadini: Casal Velino, Castellabate, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Montecorice, Ogliastro Cilento, Omignano, Perdifumo, Pollica, Prignano Cilento, Rutino, San Mauro Cilento, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento e Torchiara.  “Purtroppo ciò che trapela dalle stanze regionali, in attesa dell’incontro di martedì, – ha affermato Malatesta – è un trascinare la situazione dei forestali, anche attraverso la cassa integrazione, fino a fine anno. Per il futuro non c’è nessuna certezza”. Intanto i lavoratori che da sabato mattina si trovano sul tetto di Palazzo Cagnano, sede della Comunità Montana, a Laureana Cilento non accennano a scendere fino a quando non ci saranno chiarimenti reali.